L'influenza russa di 130 anni fa come il Covid: dai sintomi all'evoluzione, analogie e scenari futuri

La misteriosa malattia respiratoria del 1889 che si diffuse in tutto il mondo, con modalità e sintomi molto simili a quelli di Covid-19

Sintomi simili, stessa tipologia di persone colpite (gli anziani) e la volontà degli scienziati di comprenderne l'evoluzione per valutare i possibili scenari della...

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Sintomi simili, stessa tipologia di persone colpite (gli anziani) e la volontà degli scienziati di comprenderne l'evoluzione per valutare i possibili scenari della pandemia attuale. Potrebbe esserci un coronavirus simile a Sars-CoV-2 dietro la misteriosa Influenza russa di 130 anni fa, una malattia respiratoria che emerse nel 1889 e si diffuse in tutto il mondo, con modalità e sintomi molto simili a quelli di Covid-19. È l'ipotesi riportata dal New York Times e lanciata da alcuni ricercatori, che sono ora a caccia di prove su vecchi campioni di tessuto polmonare antecedenti l'Influenza spagnola del 1918.

 

 

Influenza russa, le analogie con il Covid

La misteriosa malattia che emerse in Russia e dilagò poi nel resto del globo causò tre ondate infettive e almeno 1 milione di morti, ma dalle fonti dell'epoca è difficile capire come si concluse. Le similitudini con l'attuale pandemia sono effettivamente molte: anche durante quella del 1889 scuole e fabbriche furono costrette a chiudere, a causa dell'elevatissimo numero di persone contagiate, ed i malati riportavano spesso la perdita del gusto e dell'olfatto e altri sintomi come il senso di stanchezza che potevano durare per mesi dopo la guarigione. Inoltre, anche l'Influenza russa colpì molto di più le persone anziane rispetto ai giovani, al contrario di quello che accade con i classici virus dell'influenza, che tendono a non fare distinzioni in base all'età.

 

 

 

Le analisi sui campioni di tessuto

L'idea è al momento soltanto un'ipotesi priva di qualsiasi evidenza certa. Alcuni ricercatori ritengono di poter trovare qualche prova esaminando antichi campioni di tessuto polmonare conservati in musei e scuole di medicina e antecedenti il 1918 (anno dell'Influenza spagnola), alla ricerca di tracce lasciate da virus dell'influenza e coronavirus con i quali le persone erano entrate in contatto. Se davvero le analisi dovessero dimostrare che la pandemia di 130 anni fa fu causata da un coronavirus, alcuni ritengono che potrebbe essere tutt'oggi ancora in circolazione come uno dei 4 coronavirus conosciuti che causano il comune raffreddore.

 

 

 

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Il Messaggero