Figlio malato di leucemia, i colleghi le regalano le ferie per assisterlo: la vicenda all'ospedale Carlo Poma di Mantova

La donna: «Quando ho fatto domanda agli uffici dell’ospedale non pensavo di ricevere tutta questa solidarietà»

Figlio malato di leucemia, i colleghi le regalano le ferie per assisterlo: la storia all'ospedale Carlo Poma di Mantova
Bel gesto da parte del dipendenti dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, i quali hanno regalato le loro ferie a una collega che deve assistere il figlio malato di...

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Bel gesto da parte del dipendenti dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, i quali hanno regalato le loro ferie a una collega che deve assistere il figlio malato di leucemia. A raccontare la storia di Deborah Beltrami (53 anni) è La Gazzetta di Mantova: l'operatrice socio sanitaria, che lavora nel reparto di oculistica, ha esaurito il congedo straordinario concesso dalla legge 104 e non ha più a disposizione permessi o ferie per stare vicina al figlio sedicenne che necessita di frequenti cure e ricoveri. «Quando ho fatto domanda agli uffici dell’ospedale non pensavo di ricevere tutta questa solidarietà, che è arrivata sia dai colleghi dell’Oculistica che da altri reparti», ha raccontato la donna. 

Il “regalo” dei colleghi

Nel giro di pochi giorni, a Deborah sono stati donati anonimamente trenta giorni di ferie. «Tra febbraio e marzo di quest’anno mi sono trovata senza più un giorno di ferie perché mio figlio nel frattempo ha avuto una recidiva. Così ho fatto la domanda dopo aver saputo che c’erano colleghi e colleghe disponibili ad aiutarmi. E i primi trenta giorni sono arrivati. Probabilmente farò anche una seconda domanda perché mio figlio deve fare frequenti ricoveri all’ospedale di Brescia ed è in lista di attesa per un intervento complesso», ha spiegato. Nonostante la donazione sia anonima, l'operatrice socio sanitaria sa che 10 giorni le sono stati regalati da una collega che conosce. Deborah ci ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno deciso di fare questo sacrificio per lei: «Quello che hanno fatto i miei colleghi è una cosa straordinaria, non ci sono parole per ringraziarli. So benissimo che uno che lavora tanto non vede l’ora di andare in ferie per godersi famiglia e giorni di relax. Non è una scelta facile e per questo voglio dire grazie a tutti».

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Il Messaggero