Ebola, i morti in Congo sono oltre 1.700. Oms dichiara lo stato di emergenza internazionale

Lo stato di emergenza internazionale è stato decretato in Congo dall'Organizzazione mondiale della sanità per l'epidemia in corso di ebola, i cui numeri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo stato di emergenza internazionale è stato decretato in Congo dall'Organizzazione mondiale della sanità per l'epidemia in corso di ebola, i cui numeri sono catastrofici. Hanno superato quota 1.700 (1.705) le morti per ebola registrate nella Repubblica Democratica del Congo, secondo l'ultimo aggiornamento comunicato oggi dal ministero della Salute del Paese africano.


Allarme Ebola, emergenza internazionale. Msf: «Epidemia fuori controllo»


Ebola, volontari della roce Rossa al lavoro in Congo

Ebola, allarme contagio: il virus mortale scoperto in un pipistrello in Liberia

La decisione dell'Oms è arrivata a seguito dell'inizio dei contagi in un grande centro abitato, la città di Goma, circa 2 milioni di abitanti vicino al confine con il Ruanda. Il primo infettato, poi deceduto, era stato un pastore che aveva viaggiato in autobus dalla città nord-orientale di Butembo, i cui contatti diretti sono stati sottoposti a vaccinazione. A Goma erano stati tuttavia riportati decine di altri casi, non direttamente correlati al primo. Particolarmente alta è l'allerta in Rwanda e negli altri Stati vicini alla Repubblica Democratica del Congo: Sud Sudan, Uganda e Burundi. L'Agenzia delle Nazioni Unite per la sanità ha chiesto a queste nazioni di potenziare il coordinamento del rischio e di prepararsi a individuare e gestire eventuali casi di ebola importati.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero