Covid, Speranza convoca il Cts: allo studio nuove misure anti-contagi. Boccia: «Non è il momento di lockdown totale»

Dopo gli ultimi provvedimenti presi dal governo potrebbero arrivare nuove ulteriori misure restrittive per affrontare l'emergenza Covid. Il ministro della Salute Roberto...

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Dopo gli ultimi provvedimenti presi dal governo potrebbero arrivare nuove ulteriori misure restrittive per affrontare l'emergenza CovidIl ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato infatti per il pomeriggio di oggi 24 ottobre il Comitato tecnico scientifico. La riunione con gli esperti è stata indetta per analizzare le possibili nuove misure per frenare la crescita dei contagi.

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Boccia: «Non è il momento di un lockdown totale»

Intanto il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia riunisce le Regioni per fare il punto sulle nuove misure per contenere la crescita del virus. All'incontro in videoconferenza, oltre ai rappresentanti di comuni e province, presenti anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. «Non è questo il caso e il momento di un lockdown totale» come a marzo. Bisognerà «stringere molto di più», ma no a lockdown totale, ha assicurato Boccia, ospite di Skytg24. «Stato e Regioni non sono entità distinte, ma parti diverse di un copro unico. Troveremo in queste ore un'intesa per restringere ancora quei bulloni, che vanno stretti», ha aggiunto. 

La riunione con le Regioni

«Mi confermano ora dalla Conferenza delle Regioni che oggi pomeriggio ci sarà un confronto con il Governo a un orario ancora da stabilire. Noi ovviamente ci saremo», aveva annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante una diretta Facebook. «Questa mattina ho sentito il ministro degli Affari regionali Boccia, il presidente conferenza regioni Bonaccini, e molti colleghi con cui mi lega un rapporto di amicizia e impegno comune sul fronte delle regioni. Nelle prossime ore credo torneremo a riunirci anche con il governo, qualche misura in più andrà presa. Noi ne abbiamo chieste molte sul piano sanitario, abbiamo chiesto facilità di assunzione, perché chi si sta sforzando oggi deve poter sapere che avrà un lavoro anche domani nei nostri ospedali. Abbiamo chiesto di semplificare le procedure di traccia mento, di poter usare professionalità anche diverse per ricoprire ruoli dove troviamo poche persone da assumere»

 

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Il Messaggero