Covid, l'infettivologo Galli: «Febbre studenti? Meglio misurarla a casa la sera prima. Ma anche a scuola per uniformità»

«Dobbiamo uscire dal concetto di ora di punta: vanno sincronizzati gli orari di entrata e uscita da scuola. La febbre andrebbe misurata la sera prima, questa è una...

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«Dobbiamo uscire dal concetto di ora di punta: vanno sincronizzati gli orari di entrata e uscita da scuola. La febbre andrebbe misurata la sera prima, questa è una buona prassi per i genitori. Meglio la sera prima o il primo mattino. Ma è utile misurarla a scuola, così si crea uniformità: tutti con lo stesso termometro e attenzione a tenerlo tarato a ingresso e uscita». Ne è convinto Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università degli Studi di Milano, intervenuto su Rainews sul tema di trasporti verso la scuola e sul tema della misurazione della temperatura.


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«Questo introduce la presenza sanitaria a scuola che è fondamentale - ha sottolineato - Non serve il medico dalla prima all'ultima campanella, ma serve un medico che segue le storie. E sarebbe utile anche per altri tracciamenti, oltre alla Covid». Più in generale in tema ha sottolineato: «Oggi il problema è l'accesso ai pronto soccorso per problemi non reali, ma per paura. Occorre ora avere linee di gestione per i pronto soccorso, da tenere separati con ipotesi diagnosi Covid e altri. Questa malattia ci impone di ridisegnare l'organizzazione degli ospedali. In Italia ci sono 6 mila sieropositivi, gli autoimmuni, eccetera, devono tornare ad essere curati come prima». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero