Coronavirus, Lopalco: «Vacanze poco affollate. Aria condizionata? Fa più male un colpo di calore»

Quest'estate «dovremo pensare a delle vacanze poco affollate. Per il resto avremo tutte le possibilità per goderci le bellezze naturali del nostro paese. Di...

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Quest'estate «dovremo pensare a delle vacanze poco affollate. Per il resto avremo tutte le possibilità per goderci le bellezze naturali del nostro paese. Di spazio ne abbiamo tanto e quest'estate dobbiamo distribuirci meglio». Così Pier Luigi Lopalco, epidemiologo, responsabile Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche Puglia. «Vedo questa fase 2 con un livello molto alto di vigilanza - ha proseguito -. Dobbiamo essere più attenti ora che prima riguardo alla circolazione del coronavirus. Ieri eravamo impegnati a curare le persone, oggi dobbiamo prevenire che le persone si infettino. È un altro lavoro, molto più difficile».


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Altro argomento: la terapia al plasma «è una terapia che deve essere osservata; dobbiamo guardare i dati di efficace. Non ci si sbilancia perché oggettivamente non può essere mostrata come la panacea. Si tratta di una terapia che può essere applicata ad un numero limitato di pazienti perché legato ai donatori ed è applicabile solo ad un certo tipo di pazienti. Non esiste la terapia ma approcci terapeutici di applicare durante le varie fasi». Infine, andando incontro al caldo «è fuor di dubbio che l'aria condizionata in casa non possa avere alcun effetto sulla trasmissione - conclude Lopalco -. I problemi potrebbero essere i flussi d'aria che vengono creati dai condizionatori perché potrebbero spostare le famose goccioline che contengono il virus molto più lontano dal famoso metro di distanziamento. Dipende dunque se l'aria condizionata crea dei flussi».

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Il Messaggero