Covid-19 e estate: il 57% degli italiani non andrà in vacanza

L'Italia della Fase 2 riparte. Il Coronavirus frena, ma continua a preoccupare un'eventuale salita dei contagi, ecco perché con l'estate alle porte, gli...

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L'Italia della Fase 2 riparte. Il Coronavirus frena, ma continua a preoccupare un'eventuale salita dei contagi, ecco perché con l'estate alle porte, gli italiani non sono così propensi a pensare alle vacanze. Lo conferma l'indagine di Confturismo-Confcommercio, secondo cui il 57% degli italiani intervistati non si muoverà in località di villeggiatura: dunque per oltre la metà del campione (stando ai dati di aprile) non ci sarà una vera vacanza. E non desta stupore se si lega questo dato ad un altro, e cioè che l'80% degli italiani si dichiara preoccupato per l'emergenza Coronavirus, un po' meno rispetto al mese di marzo, in pieno lockdown, quando la percentuale dei preoccupati era all'86%.


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E l'effetto Covid sulle vacanze pesa anche sulla quantità di giorni che il campione dichiara di voler trascorrere fuori casa; il 32%, infatti, farà appena 2/3 di ferie, paragonabili ai week-end lunghi che di solito si fanno durante i ponti di primavera. Resiste però una porzione di ottimisti, il 20% che dichiara di voler partire quando l'emergenza sanitaria sarà finita, mentre gli incerti che misurano il 15% del sondaggio, lo sono principalmente per disponibilità economica, mentre l'8% non sa se avrà giorni di ferie a causa di impegni lavorativi.

Dunque più che la voglia di vacanza, dopo il lungo lockdown, è l'incertezza a regnare nella mente di gran parte degli italiani, che tra le priorità mette, quello che appena due mesi fa era un gesto scontato, cioè la voglia di stare all'aperto e con le persone care. Se i dati del sondaggio venissero confermati nelle prossime settimane, sarebbero «dati drammatici, altro che 20 miliardi di euro di perdita di spesa dei passeggeri stranieri previsti da Enit. Saranno almeno 3 volte tanto considerando i settori intorno al turismo - dichiara Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio - ben 120 miliardi di riduzione dei consumi da qui a fine anno e più di 1 milione di posti di lavoro a rischio».
 


E tra i settori collegati al turismo, c'è quello dei negozi al dettaglio, che stando al sondaggio potrebbero risentire pesantemente dell'effetto Covid. Infatti solo il 7% degli intervistati dichiara di avere tra gli obiettivi della vacanza quello di fare shopping o acquistare regali, mentre nell'aprile del 2019, il desiderio raggiungeva il 22%. Tra i fattori negativi che pesando, il rischio del contagio e la percezione della crisi economica.
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Il Messaggero