Lotta al tumore, attacco su due fronti: intercettare le metastasi e ridurre la tossicità delle terapie. Due progetti anti all'Istituto tumori Pascale di Napoli, sotto...
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«La diffusione metastatica», spiega Stefania Scala, «rappresenta l'evento cruciale nella vita biologica delle neoplasie maligne e la principale causa di mortalità. Il processo della metastatizzazione è un processo articolato e complesso in cui le cellule neoplastiche acquistano delle caratteristiche che ne favoriscono la migrazione attraverso i vasi e la crescita di una replica tumorale a distanza. L'acquisizione di molecole che conferiscono motilità ed invasività riveste un ruolo chiave e tra queste c'è il recettore CXCR4. Una molecola che blocca l'attività di questo
recettore è stata sviluppata e modificata in una sonda diagnostica che riconosce direttamente le cellule più aggressive». «Al Pascale», prosegue la ricercatrice, «questo processo è stato effettuato grazie alla collaborazione del Dipartimento di Medicina Nucleare diretto da Dino Lastoria».
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Settimana di primati al Pascale: l'Istituto svetta, infatti, al primo posto in graduatoria con punteggio di 97/100 per il progetto “Sviluppo di nuove molecole di seconda generazione per immunoterapia oncologica” presentato al bando regionale Lombardo «call HUB ricerca e innovazione». Capofila dello studio è l'Università di Milano - Bicocca che ha voluto fortemente la partecipazione del polo oncologico napoletano come unico ente extra-lombardo. Verranno stanziati più di 4 milioni di euro per finalizzare le attività di ricerca contro il cancro e sviluppo industriale di nuove molecole che andranno a stimolare la risposta immunitaria antitumorale con una forte riduzione degli effetti collaterali e tossicità, migliorando pertanto le opportunità terapeutiche dei pazienti oncologici.
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Il Messaggero