Caldo, come resistere alle notti tropicali (da 30 gradi): ventilatore e cibo leggero per salvare sonno e salute

Le temperature alte e l’umidità di questi giorni possono creare problemi seri soprattutto agli anziani. In agguato disidratazione e senso di disorientamento

Caldo, come resistere alle notti tropicali (da 30 gradi): ventilatore e cibo leggero per salvare sonno e salute
Il caldo intenso notturno può mettere a rischio la salute delle persone anziane, fragili e con diverse patologie. Le cosiddette notti tropicali, con temperature che in...

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Il caldo intenso notturno può mettere a rischio la salute delle persone anziane, fragili e con diverse patologie. Le cosiddette notti tropicali, con temperature che in alcune regioni si attestano intorno ai 28-30 gradi, non solo rendono difficoltoso il riposo, ma possono causare un aggravamento di alcune malattie. «Di notte il caldo sicuramente altera lo stato del sonno, provoca irritabilità e può determinare disidratazione soprattutto nel paziente anziano cardiopatico - spiega Francesco Romeo, professore di Cardiologia all’Università Unicamillus di Roma - Questa situazione di disidratazione può creare disturbi elettrolitici con conseguenti rischi di alterazione della portata cardiaca. È importante quindi che ai pazienti vengano ridisegnati gli schemi delle terapie anti-ipertensive e anti-aggreganti».

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LA PRESSIONE

In sostanza, il caldo può compromettere i benefici della cura. «D’estate, a causa delle elevate temperature - rimarca Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) - si manifesta infatti una grande vasodilatazione e quindi la pressione arteriosa tende spontaneamente a ridursi». Attenzione particolare agli anziani. «Che siano soggetti a rischio non c’è dubbio - spiega Raffaele Antonelli Incalzi, direttore di Geriatria dell’Università Campus bio-medico di Roma e past president della Società italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) - Non dimentichiamo che patologie cardiovascolari, respiratorie e metaboliche, obesità in modo particolare, risentono notevolmente dell’aumento della temperatura. Ma le terapie devono essere rimodulate solo su indicazione del medico. In genere, vanno ridotti gli anti-ipertensivi, i vasodilatatori, i betabloccanti, i diuretici. Spesso è molto variabile il fabbisogno individuale». Per evitare che il caldo notturno sia rischioso, oltre che insopportabile, basta provare a seguire alcuni accorgimenti. «Innanzitutto, non bisogna sovraccaricare l’organismo con pasti abbondanti che rendono ancora più difficile e problematico trascorrere sia una giornata ma poi soprattutto una nottata di calura - raccomanda Cricelli - Non dimentichiamo che la digestione è impegnativa anche dal punto di vista cardiovascolare».

LA PRIORITÀ

Priorità assoluta è l’idratazione. «Bere acqua nelle ore diurne - raccomanda Antonelli Incalzi - permette di difenderci dal rischio di perdere i liquidi con la termodispersione notturna». Non solo. «In questi giorni - continua Cricelli - la disidratazione a volte si manifesta con un senso di disorientamento. Capita di osservare che alcune persone, non solo anziane, ragionino in maniera confusa. Spesso è il risultato di una perdita di acqua». Prima di andare a letto, è importante rinfrescare l’ambiente. «Chi dispone di un deumidificatore - rimarca Antonelli Incalzi - può usarlo cronometrandolo, per attivarlo discontinuamente durante la notte». Si può usare anche un ventilatore, ma sempre a debita distanza. «Il movimento dell’aria nella stanza - ribadisce Cricelli - è sufficiente per la perdita di calore dal corpo. Non dimentichiamo però che il ventilatore non deve essere mai orientato verso la persona che sente caldo».

 

 

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Il Messaggero