Trapianto di midollo su un bimbo di 6 anni positivo al coronavirus Sars-CoV-2. L'intervento, eseguito all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, «è...
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Covid, bimbo di 5 mesi torna a casa dopo 32 giorni di coma. «La guarigione è stata un miracolo»
Una volta negativizzato, è stato possibile eseguire l'atteso trapianto con le cellule staminali emopoietiche prelevate dal papà, anche lui nel frattempo guarito dal virus. Ora il bambino sta bene, dicono dall'ospedale, non ha avuto complicanze e verrà sottoposto ai normali controlli post-trapianto. La famiglia nell'ottobre 2019 è arrivata in Italia da Londra, dove risiede, per curare al Bambino Gesù una recidiva della malattia da cui il piccolo è affetto.
Cure palliative negate ai bambini: solo il 5% può averle
Nei mesi si alternano assistenza a domicilio e trattamenti in ospedale, le cure producono l'effetto sperato e si avvicina il momento del trapianto. Non avendo trovato un donatore compatibile, si decide di procedere con il trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore. A marzo 2020, in piena pandemia, i genitori vengono sottoposti alle indagini necessarie per stabilire quale sarà il candidato alla donazione di midollo. È previsto anche lo screening per Covid-19. E l'intera famiglia risulta positiva: papà e figlio asintomatici, la mamma con lievi sintomi. Per procedere con il trapianto bisogna attendere che tutti siano negativi, in particolare il piccolo che ha difese immunitarie già compromesse dalla leucemia.
In Italia frenata dei vaccini. I pediatri: «Rischiamo focolai di morbillo»
«Uno straordinario gioco di squadra che ha visto impegnate eccellenze del nostro sistema sanitario come l'ospedale pediatrico Bambino Gesù, l'Istituto Spallanzani e l'Azienda ospedaliera San Camillo ha permesso di realizzare un intervento su un bambino di 6 anni. Il piccolo era giunto da Londra per curarsi quando è sopraggiunta la complicanza del Covid-19 che ha reso necessario un trattamento con plasma iperimmune. L'attività sanitaria nella nostra regione non si è mai fermata anche durante l'emergenza Coronavirus e voglio ringraziare per il loro impegno tutte le equipe, i professionisti, i medici e gli operatori che hanno contribuito a rendere possibile questo successo». Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero