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MASER Un anno e mezzo fa Azzurra Marotta, splendida quattordicenne di Maser, aveva realizzato un sogno: conoscere Fedez e Chiara Ferragni a Milano, in occasione di un concerto. Ieri, invece, purtroppo è svanito per lei un altro sogno, ben più importante e determinante: quello di guarire dalla malattia - fra l’altro la stessa di Fedez - che le era stata diagnosticata nel febbraio del 2019. La ragazzina, infatti, dopo quasi cinque anni di lotta tenace con un tumore al pancreas, è stata strappata alla vita e ai colori con cui la sua vivacità e le sue doti le avrebbero permesso di colorarla.
IL SOGNO
Come quel giorno in cui, grazie all’associazione Sogni, quando aveva solo dodici anni, aveva conosciuto Fedez e Chiara Ferragni. Il papà Luca Marotta, avvocato di Montebelluna, adducendo come motivo per il viaggio una visita medica a Milano, legata alla patologia, l’aveva portata in città. Con loro la mamma Chiara, il fratellino e Rudy Zanatta, presidente dell’associazione Sogni. E lì, in piazza Duomo, le avevano spiegato che, per quella volta, il “medico” in questione sarebbe stato niente meno che Fedez, l’assistente la moglie Chiara Ferragni. Con loro Leone e Vittoria. E la ragazzina aveva assistito alle prove del rapper. Ma aveva anche scattato delle foto con lui e la Ferragni. Era stato questo uno dei desideri che Rudy Zanatta, presidente dell’associazione “Sogni”, nata per realizzare appunto i sogni dei bimbi malati, è riuscito a mandare in porto.
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IL RICORDO
E ora lo stesso Zanatta commenta: «Si è aggiunta un’altra stella in cielo alle altre di Sogni. Provo grande dolore e grande rammarico». Ma Azzurra, caratterizzata dai grandi occhi azzurri, bellissima e vitale, positiva fino all’ultimo, finché ha potuto di sogni ne ha realizzati con le sue forze anche altri. Come ad esempio l’essere riuscita ad arrivare al diploma di terza media con un esame brillante effettuato dall’ospedale, nonostante la malattia. Ma anche l’essersi iscritta al liceo Veronese di Montebelluna, con la prospettiva di effettuare un bel percorso di studi. Del resto, fin da quando la malattia era stata diagnosticata non si è mai tirata indietro in nulla. Come aveva raccontato il papà un anno e mezzo fa, anche con i medici Azzurra, informata della malattia, aveva messo subito le cose in chiaro: «Io mi fido di voi - aveva detto - curatemi bene». Purtroppo, però, anche la scienza nulla ha potuto di fronte all’aggressività del male. «Siamo tutti increduli e disperati - dice il sindaco di Maser Claudia Benedos - Una cappa di dolore ha avvolto tutta la comunità.
Il Messaggero