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Novità per la lotta al virus: è disponibile in Italia la prima opzione farmacologica a base di anticorpi monoclonali per la prevenzione del Covid-19 nei pazienti fragili. La società farmaceutica AstraZeneca comunica che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato l'utilizzo della combinazione di due anticorpi monoclonali a lunga durata d'azione (tixagevimab e cilgavimab) per prevenire i sintomi del Covid-19, prima dell'esposizione al virus, nelle persone ad alto rischio.
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La combinazione riduce dell'83% il rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica per almeno sei mesi dopo una sola dose. La pubblicazione in Gazzetta risale a fine gennaio.
«Un anticorpo monoclonale è un tipo di proteina progettata per riconoscere e legarsi a una struttura specifica, chiamata antigene - spiega Giovanni Di Perri, direttore della Scuola di specializzazione in Malattie Infettive dell'Università di Torino e Responsabile della Divisione Universitaria di Malattie Infettive all'Ospedale Amedeo di Savoia di Torino - Tixagevimab e cilgavimab sono stati sviluppati per legarsi a due siti distinti sulla proteina spike di Sars Cov-2, il virus che causa il Covid-19.
«La combinazione di tixagevimab e cilgavimab rappresenta una protezione supplementare che si aggiunge dunque a quella dei vaccini per proteggere le persone più fragili - dice Raffaella Fede, direttore medico di Astrazeneca Italia - I due anticorpi, derivati da cellule B donate da pazienti convalescenti dopo il Sars-CoV-2, sono stati individuati dagli esperti del Vanderbilt University Medical Center, negli Stati Uniti. La combinazione è stata ottimizzata utilizzando una tecnologia di AstraZeneca di estensione dell'emivita, che ne ha triplicato la durata d'azione rispetto ai monoclonali convenzionali». La combinazione di anticorpi mantiene l'efficacia nel neutralizzare le varianti finora note, inclusa Omicron, secondo i dati di tre studi indipendenti condotti dal University College di Oxford (Regno Unito), dalla Washington University School of Medicine di St. Louis (Usa) e dalla Fda, la Food and Drug Administration.
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