Ora, scusate l'entomologia politica, ma bisognerà pure fare due conti tra le varie specie che animano le opposizioni di Nicola Zingaretti in Regione. Si è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E qui entra in campo l'entomologia. Partiamo dal secondo arrivato. Parisi è il leader di Energie per l'Italia che rappresenterà alla Pisana, poi c'è il gruppone di Forza Italia (6 eletti divisi a loro volta tra i tajanisti o tajanei di Antonio Aurigemma e i gasparriani con Adriano Palozzi, più i fazzonisti con Simeone e area Sammarco presidiata da Cangemi), la pattuglia di Fratelli d'Italia (3 tutti di fede rampelliana), la falange della Lega (ben 4 consiglieri, una parte dei quali vicini alla deputata Saltamartini) e infine un rappresentante di Noi Con l’Italia-Udc.
Poi c'è il M5S: un altro gruppone composto da ben 10 consiglieri. Qui la situazione è ancora più complicata e scissa, perché bisogna navigare bene le correnti. Di sicuro c'è una frattura netta tra i fedelissimi di Valentina Corrado e quelli Roberta Lombardi, con la mina vagante Davide Barillari.
Chiude la carrellata delle opposizioni, Sergio Pirozzi capogruppo di se stesso, cioè della lista dello Scarpone.
A occhio, le minoranze se si unissero potrebbero, in virtù del famoso voto più del centrosinistra, far ballare la rumba a Zingaretti ed eleggersi subito un presidente del consiglio in barba ai vincitori. Però basta farsi due conti e due telefonate per capire come le opposizioni al momento siano 7 sulla carta (come gruppi) che potrebbero diventare almeno 10-12 se si scende nel dedalo delle correnti. Una Babele. E quindi è un continuo «che fare?». Riapriranno la Fiera di Roma davanti alla sede della Regione?
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero