Le due immagini pubblicate ieri in questa prima pagina di Cronaca di Roma riaccendono la vituperata questione dei writers meglio identificati come imbrattatori seriali. Prima...
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È come una ossessione irresistibile contro la quale, bisogna ammetterlo, si fa poco o niente. Eppure, questa pratica dello spray selvaggio è un reato, si va dritti dentro il codice penale. Mai sentito, però, di imbrattatori sotto processo o men che meno di condanne o di multe. Niente. Il “piacere” si sporcare diviene una sfida senza fine e senza limiti. A Corso Francia, per ricordare le due ragazze sciaguratamente travolte e uccise da un Suv, tragedia che ha commosso la città intera, alcuni amici hanno creduto di potersi impossessare di una intera parete per stampavi un ricordo. Errore, purtroppo, anche quello. Perché se è vero che la città è aggredita e ce ne lamentiamo, è anche vero che molti tra noi contribuiscono a renderla inospitale attraverso mille piccoli gesti di ordinaria inciviltà. Ci scriviamo addosso i segni, insensati, di un decoro in agonia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero