La poderosa e macilenta macchina dell'Atac si schianta sulla via della giustizia. Ditte fraudolente, dirigenti infedeli travolti da accuse infamanti e il Campidoglio nella...
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Ci volevano le indagini della procura della Repubblica per disvelare uno scandalo inverecondo nel quale è coinvolta la ditta che manometteva i sistemi di sicurezza per risparmiare sui controlli e la manutenzione e un manipolo di alti dirigenti, sempre gli stessi, che colludeva, nel disonore. Contestati reati gravi, gravissimi e incombente, attuale, serio il pericolo per gli utenti che scendono dalle strade ai binari. Acquisito l'appalto con lo sconto del 50 per cento l'impresa (37 operai) ha giocato al ribasso anche negli obblighi contrattuali: truccava gli allarmi per non dover intervenire. Lesioni colpose gravi e frode aggravata. «Finalmente chi ha sbagliato pagherà», si felicita la Raggi, senza accorgersi che la sciagurata scelta di riconfermare quei dirigenti è anche proprio della sua Amministrazione. Ricorda? Perseverare è diabolico, signora sindaca.
graldi@hotmail.com Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero