Campo Dall’Orto se ne va da Viale Mazzini con l’onore delle armi. Ha rinunciato a un anno di stipendio e ad alcune indennità, in pratica lascia nelle casse...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cdo è caduto sul piano news, così come accadde a Verdelli. Un percorso minato dove il cda continua a fare terreno bruciato. Gli errori commessi sono stati anche quelli di assumere troppi esterni a tempo indeterminato, con alcuni casi finiti nel mirino dell’Anac. Di non aver saputo coltivarsi un buon rapporto con i politici e di aver usato il pugno di ferro solo nei confronti di Paola Perego, mentre altri l’hanno fatta franca. Inoltre non ha ricollocato i direttori rimossi che ormai da mesi aspettano un incarico, come Andrea Vianello e Flavio Mucciante. Ciò ha fatto crescere la platea degli scontenti che si sono trasformati in avversari assetati di vendetta.
Per quanto riguarda il tetto sugli artisti l’ex dg ha lavorato a un piano con tre ipotesi, ma il cda ha chiesto tempo per studiarlo, cosa che non ha fatto sul piano news affossando perfino il web e Milena Gabanelli.
Ora chiunque sarà il nuovo dg - Del Brocco o Claudio, Cappon o Rizzo Nervo, Leone o Flussi, Orfeo o Di Bella – dovrà pensare non solo a news, artisti e palinsesti, ma anche alla ricollocazione di Gabanelli, Vianello e Mucciante, tre direttori che non possono (e non meritano) di restare appesi al filo della speranza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero