Affliggono la città alcune malattie che si mostrano inguaribili e infinite. Non servono gli scandali, non bastano i processi, l'indignazione popolare scorre sotto i ponti...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ci richiamano all'ordine gli intrugli tra politica e burocrazia che ogni anno banchettano per distribuire (il verbo è improprio, meglio dire assegnare) le licenze dei banchi che invadono piazza Navona. Per un posto coperto sul magico selciato si sono combattute, nei decenni, aspre battaglie con una caratteristica tutta romanocentrica: i vincitori portavano gli stessi nomi e tutti, direttamente o indirettamente riconducibili alla tentacolare famiglia Tredicine, dalle caldarroste tutto l'anno al seggio in Campidoglio, già occupato dal rampollo dal colletto bianco, Giordano.
Ora la irresistibile ascesa del giovane si è interrotta: la Procura della Repubblica lo tiene agli arresti domiciliari dove resterà per tutto il processo Mafia Capitale nel quale si è ritagliato un ruolo da prim'attore giovane. Ora si scopre che il promesso repulisti per il Natale dei banchetti è esploso come un petardo, che il nuovo regolamento scritto per non ricadere nei vizi del passato è rimasto in un cassetto e il pianeta Tredicine ha giocato l'asso pigliatutto. Per curare la malattia inguaribile chiamata Tredicine il commissario Francesco Paolo Tronca crede di avere un farmaco efficace. Bene, è urgentissimo somministrarlo.
paolo@graldi.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero