Giro d'Italia, per la Rai è finita la cuccagna

Lorenzo Nibali
Da più parti si grida allo scandalo perché i costi del Giro d'Italia siano lievitati. In verità la Rai è stata trattata di lusso da Rcs negli anni...

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Da più parti si grida allo scandalo perché i costi del Giro d'Italia siano lievitati. In verità la Rai è stata trattata di lusso da Rcs negli anni passati. Cinque milioni per i diritti esclusivi della classica corsa a tappe non sono nulla rispetto a quello che sborsa la tv francese per coprire il Tour de France (35 milioni l'anno). Sì, è pur vero che la corsa transalpina è più prestigiosa di quella italiana, ma non vale sette volte tanto. La Rai pagava i diritti del Giro 5 milioni, una somma che quando è stata scoperta dal nuovo numero uno di Rcs, Urbano Cairo, ha provocato in lui reazioni non ripetibili.


Un brand della Gazzetta così importante svenduto e non valorizzato. "A certi prezzi lo cedo a La7" è stato il primo commento del presidente. Si è capito subito che la trattativa fosse destinata a salire.

Al momento della firma del vecchio contratto la Rai strappò i 5 milioni approfittando delle debolezze di Rcs, che si accontentò di un prezzo al ribasso. Il prezzo fissato oggi invece è sì molto più alto (11 milioni per quest'anno e 10 per il prossimo) tuttavia siamo ancora ben lontani dai 35 del Tour.

Alla Rai trasmettere la corsa francese costa solo 4 milioni perché c'è l'Eurovisione che abbassa le spese per i diritti singoli, mentre la tv francese ne sborsa 35 per coprirla in esclusiva. Comunque 12 è un prezzo giusto se il Tour ne vale 35.

Del resto Viale Mazzini non può permettersi di perdere pure il Giro dopo che negli ultimi anni ha dovuto cedere per intero i campionati di A e B, le coppe europee, e in parte Formula 1, Olimpiadi, Europei e Mondiali. Sono rimaste solo la Nazionale e la Coppa Italia come esclusive Rai. E lo sport è un fattore importante per una tivù che ha il compito di onorare il servizio pubblico.


Anche sul Giro, alla finestra c'erano altri broadcaster pronti ad accaparrarsi l'esclusiva del centenario della corsa, qualora la Rai avesse mollato la presa. A Discovery e Sky trasmettere la corsa avrebbe fatto comodo anche per il mercato pubblicitario, tanto più ora che hanno due reti free sul digitale terrestre da spingere come Nove e Tv8. Perché trasmettere 4 ore al giorno in un mese importante per la pubblicità come maggio è un affare, mentre a luglio quando c'è il Tour lo è molto meno ...  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero