Cresce a La7 l'esercito degli ex Rai. Dopo Giovanni Floris, Lilli Gruber, Gianluigi Paragone, Diego Bianchi in arte Zoro, il direttore Andrea Salerno e Michele Santoro (che...
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L'ex Ballarò ormai viaggia oltre il 6%, Formigli è intorno al 5%. Agli ex Gazebo e L'Arena basterà arrivare a un 5% per centrare il successo. Giletti arriva a La7 con in valigia il 20% della sua trasmissione della domenica pomeriggio di Raiuno. A La7 però gli ascolti dovrà dividerli per 4. Floris è partito dal 3% (alla Rai faceva il 12%) per arrivare al 6% in tre anni. Giletti se parte dal 4,5 può arrivare al 6% in un tempo più breve. Però occhio ai contenuti perché lo spettatore di La7 è diverso da quello della rete ammiraglia di Viale Mazzini, è più di nicchia.
Quindi anche Giletti dovrà rivedere un po' il suo modo di proporsi. Il contratto è biennale. Le trasmissioni nei palinsesti potrebbero essere due: una in prima serata, più l'appuntamento canonico della domenica pomeriggio. Per ora il conduttore sta pensando alle priorità: la squadra, lo studio, la società di produzione. Ha pensato più alla dignità che ai soldi, come ammette il diretto interessato. Di sicuro porterà via dalla Rai molti dei precari che hanno lavorato a L'Arena.
Il compito di Zoro invece ci sembra più facile. Il suo modo di condurre il programma può sposarsi subito con il nuovo palcoscenico. Diego Bianchi è perfetto per il pubblico di nicchia. Vedremo se lo sarà pure per la prima serata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero