31 maggio 1996 La morte di Luciano Lama, il leader della Cgil che sfidò La Sapienza occupata

31 maggio 1996 La morte di Luciano Lama, il leader della Cgil che sfidò La Sapienza occupata
Muore Luciano Lama, politico e sindacalista italiano, noto per essere stato il segretario della CGIL dal 1970 al 1986. Giovanissimo, aderì al Partito Socialista Italiano e...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Muore Luciano Lama, politico e sindacalista italiano, noto per essere stato il segretario della CGIL dal 1970 al 1986. Giovanissimo, aderì al Partito Socialista Italiano e partecipò alla Resistenza partigiana, inizialmente nella 8° Brigata Garibaldi Romagna, per diventare successivamente capo di stato maggiore della 29a Brigata GAP "Gastone Sozzi". Nell'ottobre 1944 guidò la delegazione del comando partigiano di Forlì che prese contatto con il comando alleato per definire la tattica per la liberazione della città romagnola. Dopo la guerra, passò nel 1946 al Partito Comunista Italiano e divenne uno dei suoi dirigenti fino a far parte del Comitato centrale nel 1956. Due anni dopo fu eletto per la prima volta deputato nella III Legislatura e confermato nella IV e V. Si dimette dal mandato parlamentare il 2 luglio 1969, in nome dell'incompatibilità tra l'attività di Parlamentare e quella di sindacalista.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero