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Più multe e telecamere per sanzionare i non autorizzati. E, parallelamente, meno permessi. Ogni giorno nella Ztl centro storico circolano quasi duecentomila tra auto, taxi, Ncc, vetture delle forze dell’ordine e di rappresentanza, furgoni, camion, bus di linea, pullmini turistici e gli Hop on Hop off a due piani. Di questi 200mila circa 20mila sono vetture dei residenti. Ma nel conto totale vanno aggiunti almeno altri 10mila automobilisti furbetti, che girano nell’area a traffico limitato senza regolare autorizzazione. Troppi mezzi secondo il Comune, che anche in prospettiva del Giubileo del 2025 (con i suoi 32 milioni di pellegrini ) studia una stretta: per ridurre il traffico e per tagliare le emissioni inquinanti.
IL “COLABRODO”
In momenti diversi il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, hanno sottolineato la necessità di mettere ordine in Centro. Dove i residenti lamentano problemi di decoro e vivibilità e c’è minore appeal per gli investimenti commerciali. Nel breve periodo il piano del Comune, come detto, si articola su due direttrici. La prima è dare alla polizia locale più strumenti per multare i trasgressori. In quest’ottica l’amministrazione ha allocato nel bilancio del 2024 3,6 milioni per installare 35 nuovi varchi elettronici. Rispetto a quelle esistenti, queste telecamere saranno posizione per controllare il tagliando di permesso dei mezzi che escono dalla zona a traffico limitato. Anche perché l’amministrazione - forte di un parere chiesto nei mesi scorsi dal Comune di Milano al ministero dei Trasporti - vuole sanzionare anche le auto che, entrate nella Ztl quando l’accesso è consentito a tutti, continuano a circolare nella stessa area quando il traffico è interdetto ai non autorizzati.
Isola pedonale, scade la sperimentazione ma solo in extremis una decisione definitiva
Ogni giorno ci sono migliaia di persone che, in retromarcia o contromano, entrano nella Ztl passando dalle vie dove non ci sono occhi elettronici. Ne vengano scoperti e fermati almeno cinquecento al mese. Una goccia nel mare. Non a caso l’assessore Patanè ha spesso parlato di «un Centro colabrodo». Da qui la decisione di installare già nelle prossime settimane le nuove 35 telecamere, destinate a individuare gli abusivi in uscita. A breve - per poi essere accesi in primavera - saranno montati i primi impianti in una decina di direttrici maggiormente utilizzate dai furbetti: parliamo di via Giulia, via Cavour, via del Teatro Marcello, via del Viminale, via Firenze, via Barberini, via XX settembre, via Veneto, via dell’Oca, via Tomacelli, via Zanardelli.
Questo è il primo ambito di intervento.
Intanto, e sempre per ridurre traffico e inquinamento, il Campidoglio lavora per introdurre anche la Congestion charge, una tassa che si pagherà per entrare nella zona Ztl Vam, cioè l’anello che circonda le zone più centrali della Capitale: quella che a Nord lambisce la riserva di Monte Mario e a Sud l’Ostiense. I tempi non sono chiari, a maggior ragione dopo le durissime polemiche che hanno spinto il Campidoglio a congelare per un anno la messa al bando di veicoli Diesel Euro 4 nella nuova Fascia Verde. Intanto il Dipartimento Mobilità ha già lanciato una gara per acquistare un software che gestisca e controlli gli ingressi e le uscite dalla Ztl Vam, multando i trasgressori. I proventi del balzello saranno destinati a potenziare i bus in periferia.
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