Roma zona rossa, cosa posso fare? Seconde case, amici, negozi, ecco tutte le regole

Roma zona rossa, cosa posso fare? Seconde case, amici, negozi, ecco tutte le regole
La chicane dei colori. Ultimo giorno ieri per il Lazio in zona arancione. Da oggi occhio alla virata cromatica con l’ingresso della regione nella fascia rossa che...

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La chicane dei colori. Ultimo giorno ieri per il Lazio in zona arancione. Da oggi occhio alla virata cromatica con l’ingresso della regione nella fascia rossa che toccherà anche la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta. Martedì 7 aprile, invece, si ritorna arancioni. Da oggi, dunque, misure più restrittive e rigide, ma con qualche possibile boccata d’ossigeno.  Cosa si può fare dunque da oggi? Intanto resta in vigore il coprifuoco dalle 5 alle 22. Ma ci si può spostare. La seconda casa può essere raggiunta, basta avere la documentazione di proprietà o affitto. Niente pic-nic al parco, ma sì al pranzo con i parenti purché ci si sposti a ranghi ridotti (massimo in due, con figli under 14 o disabili). Lo shopping diventa molto ridimensionato, chiudono i parrucchieri, ma domani alimentari, farmacie, edicole e tabaccai possono restare aperti. Bar e ristoranti solo con l’asporto. 

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Seconde case in altro comune? Si può andare 

Per il Lazio in zona rossa da oggi a lunedì di Pasquetta le regole si fanno più rigide ma con qualche concessione inmateria di spostamenti. Si può uscire dal proprio Comune solo per esigenze di lavoro, salute e urgenze (sempre muniti di autocertificazione). È possibile uscire dal proprio Comune per acquistare, per esempio, oggetti che non si trovano nei negozi vicini alla propria residenza. Il nodo delle seconde case. Nel Lazio è consentito raggiungere la seconda casa in un altro Comune a patto di andarci con la famiglia convivente. E fuori dal Lazio? Dipende dalle altre Regioni. In molte hanno imposto regole più severe, come la Campania e in Toscana. Sardegna e Sicilia  impongono tamponi o certificati vaccinali. Nelle altre regioni, come Umbria e Abruzzo, basta avere la casa di proprietà o in affitto a lungo termine.

Negozi

Sono aperti i negozi? Lo shopping da oggi risulta molto limitato, secondo le direttive anti-Covidmesse in campo per le zone rosse. Serrande abbassate, dunque, per centri commerciali, negozi di abbigliamento, calzature, accessori. Le ultime spese si possono fare fino a domani solo nei negozi consentiti dal codice Ateco. Quindi, supermercati, generi alimentari, farmacie, edicole, tabaccai. E sempre domenica e lunedì di Pasquetta possono rimanere aperti farmacie, edicole e tabaccai. Parrucchieri chiusi per tutte e tre le giornate di ponte festivo, con il passaggio alla zona rossa. Misure ferree anche perché, specialmente nella Capitale, si teme che le aree verdi, il litorale e altri luoghi d’interesse possano essere presi d’assalto.

Parenti e amici

Per la Pasqua in zona rossa, il Lazio torna a blindarsi come era successo già per le feste di Natale. Con qualche spiraglio, però. Nello stesso Comune si possono visitare amici e parenti in una sola abitazione privata, con uno spostamento diretto ad una sola destinazione al giorno. Chi può spostarsi? Massimo due persone possono andare a fare una visita e quindi anche un pranzo (la coppia può portare anche un figli minori di 14 anni, parenti disabili o persone non autosufficienti purché conviventi). Chi abita nei comuni piccoli, sotto i 5mila abitanti, può muoversi in un raggio di 30 chilometri dai relativi confini. Attenzione che in ogni regione rimane il coprifuoco già in vigore. Quindi nessuno spostamento verso altre case tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare sempre con l’autocertificazione. 

Bar e ristoranti

Si può andare al bar o al ristorante? Da domani al lunedì sono chiusi per l’accesso al pubblico. Sono però aperti per l’asporto. Dalle 5 alle 18, senza restrizioni per entrambe le attività, mentre dalle 18 alle 22 è consentito l’asporto solo ai ristoranti (di fatto è vietata l’attività ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina). Anche le enoteche e le vinerie possono esercitare un’attività di asporto. La consegna a domicilio può essere svolta fino alle 22.

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Il Messaggero