Dopo le storie di Instagram e i video musicali su Tik Tok, l’ultima mania degli adolescenti si chiama Zepeto: l’avatar virtuale che sta facendo impazzire il mondo dei...
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L’app è la più scaricata dai ragazzini in Italia e permette di creare un cartone animato partendo da un selfie e di utilizzarlo per interagire con avatar di altri utenti, con cui è possibile chattare e scattare foto di gruppo che possono essere condivise su vari social. L’avatar può essere modificato e vestito a piacimento, andare a spasso ed è anche possibile acquistare dei mobili con cui arredare la propria stanza virtuale. Più o meno com’era Second Life, il mondo virtuale di 20 anni fa.
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Solo che Zepeto presenta qualche rischio in più per la privacy. L’app creata da una azienda dalla Corea del Sud, Snow, condivide infatti tutte le informazioni personali con alcune aziende. Si tratta di dati come l’indirizzo IP, il numero di telefono e l’indirizzo email. La posizione degli utenti, invece, non viene rivelata in alcun caso. Nei termini di servizio, scritti in coreano, è specificato che alcuni dati personali possono essere inviati a società di marketing. Inoltre, le informazioni raccolte possono essere cedute a terzi. L’avatar è immaginario, ma i dati verissimi. Il che, trattandosi oltretutto di minorenni, non è rassicurante. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero