Che gaffe, sia pure in nome del decoro. «Vota Garibaldi, lista n. 1»: la scritta in rosso alla Garbatella, in via Basilio Brollo, è stata cancellata dagli...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un pezzo di storia insomma, custodito in un quartiere popolare romano e da sempre molto a sinistra, finito nella lista nera dei graffiti nel furore delle campagne per contro il degrado urbano.
Un errore di un singolo addetto - ha subito precisato il Campidoglio per frenare la polemica crescente - la scritta sarà subito ripristinata con un restauro.
Eppure vicino alla scritta c'è una targa che ne ricorda il valore storico e sopra persino una piccola tettoia posta per proteggerla dalle intemperie. Targa e tettoia le aveva volute l'allora presidente del municipio Massimiliano Smeriglio, ora vicepresidente della Regione Lazio che aveva fatto restaurare la scritta.
Una città è fatta di storie, di tracce, di segni del passato. Chi non sa riconoscere l'identità di un luogo non può governarlo, ragiona Smeriglio.
Critiche sono piovute anche da una realtà importante a Garbatella ovvero il centro sociale Casetta Rossa: Questa scritta è un pezzo di storia preziosa del nostro quartiere. Il Decoro Urbano del Comune di Roma l'ha cancellata. Così come se nulla fosse. In questo modo muore una città. Seppellendo le sue storie«, scrivono su Facebook.
Proteste anche dal Pd e dal minisindaco del municipio Amedeo Ciaccheri: il Campidoglio non risponde su emergenze che si prorogano nel tempo mentre oggi apre una ferita nel cuore della nostra comunità. Dal Campidoglio arrivano subito le scuse.
Non abbiamo mai dato disposizioni in tal senso, è stato l'errore di un singolo addetto al decoro che recatosi sul posto su richiesta della Polizia Locale, per cancellare dei graffiti ingiuriosi, di propria iniziativa ha rimosso anche quella storica scritta, spiegano e poi subito promettono la riparazione: già avviate le procedure per ripristinarla mediante un appropriato restauro.
«E' stata mortificata la memoria della città» ha sottolineato il vicepresidente della Regione Lazio ed ex presidente del Municipio VIII, Massimiliano Smeriglio che ha raccontato: «Avevo fatto restaurare quella scritta quando ero presidente di Municipio» e c'era anche una targa in ricordo del restauro. «Una città è fatta di storie, di tracce, di segni del passato. Chi non sa riconoscere l'identità di un luogo non può governarlo. Non ci arrendiamo alla superficialità di chi non sa vedere e apprezzare la storia popolare di Roma - continua Smeriglio - Faremo di tutto per ripristinare quella testimonianza. Lo dobbiamo ai nostri nonni che con tanta passione si impegnavano per la loro comunità».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero