I Castelli e il virus, sette giovani trovati in strada senza motivo: scattano le denunce

I vigili durante i controlli
Sette giovani denunciati e centinaia di automobilisti e pedoni controllati dalle forze dell’ordine nei primi due giorni di verifiche a tappeto per far rispettare...

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Sette giovani denunciati e centinaia di automobilisti e pedoni controllati dalle forze dell’ordine nei primi due giorni di verifiche a tappeto per far rispettare l’obbligo di rimanere in casa. A Castel Gandolfo, mercoledì, i carabinieri della locale compagnia hanno denunciato due 19enni fermati ad un posto di blocco all’altezza delle Gallerie di Sopra, mentre erano in transito su viale Pio XI per raggiungere un ristorante della zona. Il pranzo organizzato dai due ragazzi, residenti alla periferia della Capitale, non è stato ritenuto un motivo valido per circolare come previsto dalle stringenti norme nazionali del secondo decreto sull’emergenza coronavirus.


La denuncia, su decisione del giudice, potrà risolversi in una sanzione di 200 euro per ognuno dei trasgressori. Cinque ragazzi provenienti da Albano e Velletri, invece, sono stati sorpresi e denunciati dai carabinieri in un pub tra Lanuvio e Aprilia. Alla sanzione penale contro i giovani dei Castelli sono seguite anche quelle a carico del gestore dell’esercizio commerciale. Controlli stringenti anche a molte attività commerciali del territorio di competenza della compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo (da Ciampino all’estrema periferia di Albano) per il rispetto delle prescrizioni sull’accesso della clientela e delle dotazioni in possesso degli addetti alla vendita. A Cecchina sono stati denunciati l’editore e il direttore responsabile di un sito online che aveva diffuso la falsa notizia della morte di una donna residente nella frazione di Albano positiva al coronavirus.


A Genzano controlli a tappeto su centinaia di persone che transitavano in città a piedi o in automobile tutti identificati dalla polizia locale e invitati a riempire, quando trovati sprovvisti, il modulo di autocertificazione per continuare a circolare o invitati a tornare immediatamente nelle proprie abitazioni. In campo, oltre ai carabinieri e alla polizia locale anche la polizia di stato, i colleghi della stradale e la guardia di finanza con decine di agenti in azione tra Albano, Ariccia, Lanuvio e Velletri. Un approccio che al rigore, sottolineano molti operatori delle forze dell’ordine, affianca comunque il buon senso necessario a valutare i singoli casi prospettati dai cittadini, tutti invitati, pero, ad essere pienamente collaborativi rispettando le norme di comportamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero