Raggi a Ostia: «Cassonetti bruciati per colpire l'Ama, quelli nuovi saranno videosorvegliati»

«Si bruciano i cassonetti per colpire direttamente l'Ama». È questa la sintesi espressa dalla sindaca Virginia Raggi, questa mattina alla ripartura...

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«Si bruciano i cassonetti per colpire direttamente l'Ama». È questa la sintesi espressa dalla sindaca Virginia Raggi, questa mattina alla ripartura dell'officina meccanica dell'azienda municipalizzata di rifiuti ad Ostia, sui tanti episodi che negli ultimi mesi hanno raccontato più di 200 porta rifiuti dati alle fiamme soprattutto in due quartieri della Capitale: l'Appio-Tuscolano e, per l'appunto, Ostia. «Siamo qui anche per denunciare questo fenomeno - ha detto la Raggi - che affligge soprattutto il VII e X Municipio. Sono 230 i contenitori stradali completamente bruciati in 5 mesi. Per comprendere il danno ricordiamo che ogni contenitore ha un costo di 750 euro».

 

«Queste azioni non possono essere fronteggiate solo da Ama - ha aggiunto la prima cittadina di Roma - per questo stiamo mettendo in campo anche la polizia locale; ho scritto, inoltre, una nota alla Prefettura per cercare di farci supportare anche dalle altre forze dell'ordine. È un fenomeno evidentemente diretto a colpire Ama». A supportare la sindaca, il presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani, che ha parlato di «atti contro il cambiamento» che si sta portando nell'azienda. «Vogliono farci fare un passo indietro stanno perdendo tempo, noi - ha concluso Bagnacani - andiamo avanti».
E intanto, proprio guardando al futuro, l'assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari ha annunciato un sistema di sorveglianza attraverso occhi elettronici per i prossimi cassonetti "intelligenti" che arriveranno in città attraverso le domus ecologiche. Quei cassonetti cioè che si apriranno solo dopo il ricoscimento della tessera dell'utente. «Sui futuri cassonetti - ha concluso la Montanari - sarà attivato un sistema di videosorveglianza».
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Il Messaggero