Operazione feluca. Virginia Raggi oggi ha convocato in Campidoglio 220 ambasciatori, quelli in Italia e gli omologhi presso la Santa Sede e la Fao. Un’iniziativa...
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Una presenza non scontata, visto il de bello Gallico in atto in questi ultimi tempi tra noi e i nostri “cugini” (virgolette più che d’obbligo) d’Oltralpe. Invece, nessuna tensione. Altro che à la guerre comme à la guerre. Anzi, ieri raccontavano da piazza Farnese che «è nostra volontà esserci proprio per dividere la battaglia politica dai rapporti diplomatici che sono ben altra cosa». Raggi, che rimane soprattutto all’estero una super big del M5S, avrà dunque il compito di troncare e sopire, nonostante le invettive fortissime di Luigi Di Maio e del resto del governo contro la Francia. Forse ce la farà, forse no. Chissà se la sindaca coglierà anche l’occasione per ricordare agli ambasciatori, come disse nel giugno 2017, «che fanno parte della lista di istituzioni morose con il Comune nel pagamento della Tari»?
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Il Messaggero