«C'è stata la precisa volontà di danneggiare l'istituto, tagliando cavi elettrici, rendendo inagibili i bagni dei disabili, imbrattando le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Leggi anche:---> Scuole occupate, «I presidi devono subito denunciare. E i genitori dire ai figli che è un reato»
I SOPRALLUOGHI
E' un elenco destinato ad allungarsi, quello dei danni alla scuola di via Giulia, dove personale specializzato dovrà ripristinare aule e bagni. Non solo gli studenti 71, quelli totali trovati all'interno dalla polizia domenica mattina, anche se a questi vanno aggiunti gli esterni invitati ogni giorno (e notte) hanno tagliato alcuni cavi elettrici, ma anche quelli dei telefoni, arrivando persino a danneggiare i bagni per gli studenti disabili. A colpire il personale scolastico, in queste ore, è stata l'organizzazione militaresca dei banchi a formare delle vere e proprie barricate: «Li hanno ammassati per i corridoi e le scale, legandoli con centinaia di fascette da elettricista: un lavoro da esperti». Non è stato risparmiato neanche l'ascensore, che non è più funzionante (sono stati anche rotti i vetri). Sulle pareti sono apparse scritte di vario tipo, con vernice rossa (queste dovranno essere riverniciate). Una porta antipanico del valore di diverse migliaia di euro è stata scardinata. Sarebbe stato anche rubato del mobilio.
Una ditta di trasportatori ha iniziato a recuperare i banchi che erano stati ammassati nel seminterrato. Su alcune pareti gli occupanti hanno anche urinato e sarà necessario pagare la sanificazione (che sarà effettuata oggi). Fuori uso anche le telecamere di sorveglianza. «Quando un'occupazione finisce ci troviamo sempre a fare questo tipo di elenchi commenta Maria Teresa Zotta, delegata all'Edilizia scolastica della Città Metropolitana oltre che presidente della commissione Scuola Capitolina Da insegnante sono delusa e sono sempre più convinta che le occupazioni non portino a nulla, se non a complicare ulteriormente delle situazioni di forte criticità proprio con questi danni».
L'EX BR
Atti vandalici che, per gli studenti, non sarebbero alla base dello sgombero di domenica: per loro, infatti, a infastidire la presidenza, che ha chiesto l'intervento della polizia, sarebbe stato il singolare invito rivolto all'ex Br, condannato all'ergastolo, Francesco Piccioni. Un invito a tenere una lezione, dopo gli altri relatori già saliti in cattedra in via Giulia: dagli esponenti del movimento delle occupazioni al segretario del movimento palestinese Fatah. Quel che è certo, è che ora qualcuno dovrà farsi carico di questi danni: «Causati forse dagli esterni entrati a scuola», ipotizza la Zotta, che aggiunge: «Con i ragazzi del Virgilio l'anno scorso mi ero personalmente confrontata. Questa volta non è accaduto e sono amareggiata». «Io vorrei capire adesso come si troveranno i soldi per sostituire i banchi rotti e rendere la scuola di nuovo agibile commenta Mario Rusconi, presidente dell'Associazione dei presidi del Lazio quando sappiamo bene i problemi che Roma Capitale ha per reperire fondi. E purtroppo sarà difficile individuare i responsabili, anche se sappiamo che c'è una denuncia». Intanto, qualcuno, tra gli occupanti, forte dell'appoggio di alcune realtà antagoniste della Capitale, ha ipotizzato un nuovo blitz dentro la scuola: ma la maggioranza dei protagonisti dell'azione fuorilegge sarebbe pronta ad accontentarsi di un corteo.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero