Cento donne ogni anno vengono uccise in Italia, da uomini che avevano amato, da compagni che le amavano. A mettere in guardia i giovani è la dottoressa Mariacarla...
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Sostenendo il progetto della Compagnia Teatrale TeatroinMovimento contro la violenza sulle donne ospitando lo spettacolo teatrale X=Y presso la Sala Palatucci del Polo Tuscolano a Roma, prodotto da TeatroinMovimento, nato da un’idea di Marco Liorni, con Anastasia Astolfi e Valerio Di Benedetto. Sul palco anche la psicoterapeuta Paola Vinciguerra, l'avvocato penalista Francesco Prota e Marco Valerio Cervellini della Polizia di Stato, la sentinella del web, che ha messo in guardia i ragazzi sui pericoli che si possono correre in rete.
LO SPETTACOLO
X=Y è uno spettacolo unico, nato dai ragazzi, dal loro vissuto. Perché la Compagnia TeatroinMovimento è stata tra di loro, ha raccolto numerosissime testimonianze in giro per l’Italia nelle scuole. Si è cercato di capire, si è indagato tra gli adolescenti portandoli a parlare di argomenti legati all’amore, al rapporto tra ragazzo e ragazza e sulla violenza, ma non solo subita, anche vista e inflitta. Non solo violenza fisica ma anche psicologica. Uno spettacolo teatrale ma anche una sorta di manuale che aiuterà i ragazzi a capire le differenze tra uomo e donna e a rispettarle profondamente.
LE INIZIATIVE
Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le iniziative contro la violenza di genere e l'impegno della Polizia di Stato, oltre a cercare di prevenire reati di stalking e femminicidio, è stato quello di formare personale specializzato e quindi preparato per affrontare e sostenere un caso di una donna che subisce ripetutamente violenza e che vuole denunciare. A cominciare dal progetto #questononèamore il camper che la polizia na messo in campo già da luglio nelle piazze e nei centri di aggregazione e che ha presentato ai ragazzi romani. Così come fa con i cittadini che raggiungono il camper durante le tappe dell’iniziativa, il personale specializzato fornirà agli studenti indicazioni e consigli su come comportarsi se si è vittima di violenza non solo fisica ma anche verbale. Se un’amica ha un fidanzato che la molesta verbalmente o fisicamente cosa si deve fare, a chi ci si deve rivolgere rispettando la privacy della vittima e di chi ha trovato il coraggio di denunciare la cosa? A rispondere alle domande dei ragazzi oltre ai rappresentanti della polizia di Stato, avvocati e medici psicologi in modo da rassicurare e far capire come ci si può muovere quando ci si trova a vivere un caso di violenza di genere, in cui la parità tra uomo e donna viene annientata.
IL FENOMENO
«Il fenomeno del femminicidio e della violenza sulle donne non ha territorialità, non ha categorie, non è frutto di emarginazione, non appartiene ad un basso ceo sociale. Ci aspetteremmo che in ambienti dove c’è cultura e non manca il denaro questo fenomeno sia meno diffuso. Ma non è così. Se da una parte si è verificata una diminuzione di casi di femminicidi, non cambiano i dati relativi al reato di maltrattamenti. Quest’ultimo è molto pericoloso perché può sfociare in tragedia», dice Mariacarla Bocchino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero