Erba alta nelle aiuole, piante selvatiche sui marciapiede. E cumuli di rifiuti abbandonati in terra, ma anche vere e proprie torrette di immondizia, fino ad arrivare a una...
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SPORCIZIA
Viale de Coubertin è solcato da crepe e buche, spesso malamente sanate con toppe. In via Gran Bretagna è difficile perfino camminare: la strada è un continuo saliscendi per le radici che creano dossi. E la scena si ripete pressoché identica in tutte le vie. Così la crescita selvaggia del verde. Le aiuole intorno al Palazzetto vedono uno sviluppo smisurato della vegetazione e tra i fili d'erba spuntano spighe e forasacchi. Erbacce crescono alte sui marciapiede in via India, via Turchia, via Argentina, via Norvegia, piazza Grecia, piazza Jan Palach, via Germania. È uno sterrato colorato solo da spazzatura e circondato da cespugli quello che corre sotto Corso Francia. Rifiuti abbandonati quasi ovunque, grazie proprio alla copertura offerta dal verde.
Tra i cespugli, soprattutto intorno al Palazzetto, si vedono anche segni di giacigli dei senzatetto. L'area giochi, destinata ai bambini, è spesso inutilizzabile. Una famiglia di senzatetto la occupa, arrivando perfino a impedire di usare l'altalena. Di notte la situazione diventa ancora più complessa: la zona tra via Perù, via Cile e via Germania, sfruttando il parcheggio del supermercato, dietro la chiesa, ospita un affollato suk del sesso. Inutile protestare o chiamare le forze dell'ordine. L'andirivieni di clienti si ripete ogni sera. Lo scenario non migliora allontanandosi dal Villaggio Olimpico. Crepe e buche, crescita selvaggia del verde e spazzatura interessano pure viale Tiziano. Difficoltoso, per le condizioni di strada e marciapiede, camminare in via Guido Reni. E si prosegue così, passo dopo passo, di strada in strada, fino ad arrivare al Ponte della Musica. Basta scendere le scale per immergersi nel degrado: graffiti, crepe, pavimentazione rotta. Poi, rifiuti di ogni tipo, in particolare bottiglie di birra e alcolici vuote, lasciate in terra o gettate nel verde a nascondere le tracce di passaggi e nottate. Anche qui, la notte spesso senzatetto si fermano a dormire. I segni raccontano una storia di degrado e abbandono che interessa l'intera zona, nonostante i suoi molti tesori, dall'Auditorium al Maxxi, dal Palazzetto dello Sport, dimenticato, agli storici bronzi di Amleto Cataldi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero