Roma, rivoluzione a via IV Novembre: addio agli storici sampietrini

Roma, rivoluzione a via IV Novembre: addio agli storici sampietrini
Sono sopravvissuti all'invasione delle truppe napoleoniche, ma non ai bisonti di metallo che ogni giorno spadroneggiano nel cuore della Città eterna. Gli storici...

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Sono sopravvissuti all'invasione delle truppe napoleoniche, ma non ai bisonti di metallo che ogni giorno spadroneggiano nel cuore della Città eterna. Gli storici sampietrini, i blocchetti di leucitite inventati sotto Papa Sisto V alla fine del Cinquecento, verranno smantellati e rimossi in un lungo tratto di via IV Novembre, la strada che da via Nazionale si snoda fino quasi a piazza Venezia, costeggiando la sede della rappresentanza italiana dell'Unione europea, ma anche Palazzo Valentini, che ospita gli uffici della Prefettura e dell'ex Provincia, oggi ribattezzata Città metropolitana di Roma Capitale.


GLI ESPERTI
È un pezzo dell'Urbe che indietreggia davanti allo strapotere dei bisonti che pure la giunta grillina aveva promesso di limitare. Invece, per il momento, verranno limitati loro, i sampietrini. Ragioni di sicurezza, come hanno appurato i tecnici del dipartimento comunale dei Lavori Pubblici, perché questa strada, oggi, è fin troppo trafficata e i sampietrini non possono sostenere il peso dei pullman che scarrozzano migliaia di turisti in pieno centro storico, accanto ai monumenti più visitati. Una considerazione, quella degli esperti della Manutenzione urbana, che può essere confermata con una rapida occhiata alla via, ormai slabbrata e ridotta a una successione di buche piccole e grandi, come sanno bene automobilisti e centauri a cui tocca passare da queste parti con una certa frequenza.

LA DECISIONE
Insomma, quando in Campidoglio hanno finalmente deciso di rimettere a nuovo il manto stradale, con tanto di fondi stanziati, si è arrivati subito alla conclusione che l'opera sarebbe stata realizzata con l'asfalto, meno tradizionale di certo, ma più sicuro e soprattutto più resistente. Per i sampietrini, quindi, dovrebbero essere gli ultimi giorni, almeno nel tratto della cosiddetta chicane, il curvone subito dopo largo Magnanapoli e fino all'incrocio con via della Pilotta.

BITUME COLOR PORFIDO

Scelta obbligata o quasi, anche se a malincuore. Va detto comunque che il bitume per sostituire gli storici blocchetti dovrebbe avere venature color porfido, per rievocare in qualche modo i predecessori che, in questo tratto di strada, hanno un colore tendente al rossastro. L'aspetto positivo di questa vicenda è che quantomeno i lavori partiranno. Pensare che la commessa pubblica, aggiudicata (ancora in via provvisoria) alla fine del 2017, faceva parte degli ormai mitologici lavori del Giubileo e dovrebbe portare anche alla riqualificazione di largo Magnanapoli e di via Cesare Battisti. Sul piatto ci sono oltre 2 milioni di euro. Oltre al prezzo, emotivo, di mandare in pensione centinaia di sampietrini. I cantieri partiranno entro un paio di mesi. L'annunciata stretta sui pullman, invece, non arriverà prima del 2019, come ha confermato ieri il voto in Commissione Mobilità.
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Il Messaggero