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Gli avvocati penalisti del Tribunale di Velletri hanno rinnovato i rappresentanti. Gli aderenti alla Camera Penale “Angelo Fagiolo” hanno celebrato le elezioni e hanno confermato alla presidenza l’avvocato Sabrina Lucantoni, di Genzano di Roma. Restano nel direttivo anche gli avvocati Stefano Perica, vice presidente, Gloria Brancher, segretaria, Federica Di Cavio, tesoriere, e David Pizzicannella. Nuovi eletti nel ruolo di consiglieri: Chiara Fagiolo e Giorgio Di Micco. L’associazione dei difensori nei processi penali così è pronta a far ripartire le attività dopo le ferie giudiziarie e un anno di pandemia. L’organizzazione compie vent’anni e intende celebrarli con un evento nazionale.
Il confronto con i vertici del Tribunale, presieduto dal magistrato Mauro Lambertucci, e della Procura rimane al centro delle priorità. «Nonostante l’epidemia – dice l’avvocato Lucantoni - abbiamo lavorato tantissimo sia per fornire supporto ai colleghi, per gestire le emergenze, sia per portare avanti un’interlocuzione costante con il presidente del Tribunale, Mauro Lambertucci, e il procuratore Giancarlo Amato. Con il procuratore abbiamo trovato una grande sinergia che ci ha portati a firmare in tempi record due protocolli importanti: uno per ottenere in via telematica i certificati dei carichi pendenti e l’altro per la digitalizzazione dei fascicoli della Procura, che ha consentito di parificare i servizi con Roma».
Quanto ai problemi aperti, è sempre dolente il tasto delle modalità di accesso in Tribunale che, afferma la presidente della Camera Penale, «va risolto prima dell’arrivo della stagione fredda, perché con un solo ingresso nel palazzo di Giustizia abbiamo di fatto un rallentamento che creerà notevoli disagi con le piogge».
Per ridurre il numero dei processi e renderli più veloci, la Camera Penale vuole metterci del suo. «Appena il ministro Cartabia darà le direttive che attendiamo – dice la Lucantoni – vogliamo creare a Velletri una struttura che dia corpo al progetto di giustizia riparativa. Significherebbe deflazionare i processi e recuperare il rapporto tra vittima e reo, attraverso procedimenti e strumenti diversi da quelli tipizzati nei procedimenti penali, favorendo un riavvicinamento e una mediazione». La ripartenza è anche legata a progetti culturali per i detenuti. Quest’anno la Camera Penale intende organizzare un concorso letterario dedicato ai detenuti della casa circondariale di Velletri. Il premio sarà preceduto da corsi tenuti da insegnanti, scrittori e attori, con la finalità di insegnare la scrittura creativa e le tecniche teatrali, collegando la vita dei detenuti con la società civile.
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Il Messaggero