Roma, veleno per topi nella bottiglia d'acqua: grave un uomo

Roma, veleno per topi nella bottiglia d'acqua: grave un uomo
Avvelenato da un topicida probabilmente sciolto in una bottiglietta di acqua minerale. Un immigrato africano di 20 anni è stato ritrovato sabato scorso in fin di vita in un...

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Avvelenato da un topicida probabilmente sciolto in una bottiglietta di acqua minerale. Un immigrato africano di 20 anni è stato ritrovato sabato scorso in fin di vita in un centro di accoglienza in zona Tiburtina, allestito dal Campidoglio in seguito all'ultima ondata di freddo. Un caso di avvelenamento, hanno diagnosticato poi i medici del Sandro Pertini, che hanno soccorso il giovane. L'intossicazione è stata procurata da una potente sostanza chimica usata per uccidere i topi, come hanno rivelato gli esami effettuati in un laboratorio specialistico a Pavia. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentato omicidio. Il pm Clara De Cecilia, titolare del fascicolo, vuole accertare se si sia trattato di un avvelenamento accidentale o procurato volontariamente da qualcuno per fare del male all'immigrato. Il magistrato ha anche disposto il sequestro della bottiglia di acqua trovata accanto al giaciglio dello straniero. Il giovane potrebbe essere rimasto avvelenato dopo aver bevuto un sorso d'acqua. Il flacone sarà analizzato dagli esperti della scientifica.


GLI ESAMI
Gli investigatori del commissariato Sant'Ippolito hanno ascoltato gli operatori del centro e i senzatetto ospiti. «Il giovane dormiva qui dai giorni successivi alla nevicata - ha detto un conoscente - Non è rientrato venerdì notte. Sabato è stato ritrovato agonizzante sulla sua branda».
«Non riusciva a parlare, aveva perso conoscenza», ha spiegato un altro ospite alla polizia. Il giorno precedente, due clienti di un bar a Cinecittà sono rimasti avvelenati, probabilmente dalla soda caustica, rimasta sul fondo di due bicchieri nei quali era stata versata acqua minerale. Il più grave è stato ricoverato al San Giovanni in terapia intensiva per le ustioni riportate all'apparato digerente. La bottiglietta d'acqua sarebbe stata aperta dal barista davanti ai clienti.
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Il Messaggero