Roma, uccide a coltellate il datore di lavoro dopo il licenziamento: condannato a 23 anni

Grazie alle telecamere di videosorveglianza, i poliziotti erano riusciti a risalire subito all'assassino. Oggi la condanna

Aveva ucciso il datore di lavoro per averlo licenziato: condannato a 23 anni Suren Grigoryan
È stato condannato a 23 anni di reclusione l'uomo che il 22 giugno del 2021 uccise a coltellate il suo ex datore di lavoro dopo essere stato licenziato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È stato condannato a 23 anni di reclusione l'uomo che il 22 giugno del 2021 uccise a coltellate il suo ex datore di lavoro dopo essere stato licenziato dall'autolavaggio in cui lavorava.

Roma, uomo picchia i passanti a Marconi: caccia al maniaco violento. I residenti: «Abbiamo paura di uscire

La vicenda

I giudici della Terza Corte d'Assise di Roma hanno condannato a 23 anni di carcere Suren Grigoryan, il 28enne di origini armene accusato di aver ucciso, il 22 giugno 2021, pugnalando più volte al collo il suo ex datore di lavoro nei pressi della fermata della metropolitana "San Giovanni" su via Appia Nuova, a Roma. Per il 28enne, il pm di Roma Erminio Amelio aveva chiesto una condanna a 28 anni. L'imputato, che lavorava in un autolavaggio, era stato licenziato perché era stato accusato dal datore di lavoro di essersi impossessato del ricavato del lavaggio di un'auto, una decina di euro. La vittima, titolare dell'attività, era un cittadino iracheno di nome Khaled Bilal Ahmed. A condurre le indagini dopo l'omicidio sono stati i poliziotti della Squadra Mobile che sono subito risaliti all'assassino grazie ai filmati di alcune telecamere di videosorveglianza che ripresero i momenti della brutale aggressione. Grigoryan fu fermato a Napoli dopo un breve tentativo di fuga.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero