Anche pochi secondi, quando si tratta di soccorrere una persona, possono fare la differenza. E quando i secondi si trasformano in minuti, ogni intervento diventa a rischio....
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Da Roma a Fiumicino in bici: «Servono piste sicure, ora sono tutte abbandonate»
«Qui tutto rallenta i soccorsi ed è un caso che finora non sia accaduto niente – spiega Massimiliano Presti, capo equipaggio della Croce Medica Romana, unità mobile di rianimazione e trasporto infermi – A partire dal parcheggio, perché prima si fermava l’ambulanza vicino al marciapiede mentre ora dobbiamo lasciarla al di là della ciclabile, sulla via principale. Ma quello che è più grave è che attraversare la ciclabile con le barelle è impossibile a causa dei cordoli e delle barriere in metallo». La ciclabile ovviamente è dotata di attraversamenti pedonali ma sono troppo distanti uno dall’altro per chi lavora nell’emergenza. «Questo significa che spesso, per arrivare al palazzo da dove è arrivata la chiamata, siamo costretti a fare un lungo giro perdendo tempo prezioso, sia quando arriviamo, per scaricare la barella sia quando torniamo giù con la persona caricata. Devono intervenire, occorre prevedere più punti di attraversamento, speriamo lo facciano nel più breve tempo possibile». Anche gli operatori del 118 di Cinecittà segnalano maggiori difficoltà a causa della corsia dedicata ai ciclisti. «Soprattutto da quando abbiamo delle nuove barelle sulle ambulanze, molto più pesanti – racconta uno di loro – scavalcare la ciclabile è diventato difficile e faticoso». Da parte sua, il Municipio VII si dice disponibile a verificare quanto segnalato dagli operatori. «Sono pronta a fare un sopralluogo con loro – afferma la presidente Monica Lozzi – Se dovessero emergere delle criticità le segnalerò ai dipartimenti capitolini per gli eventuali interventi che si rendessero necessari».
Ma non è questo l’unico problema causato dalla ciclabile, denunciano i residenti. «Qualche persona si è fatta male inciampando sul cordolo quando scendeva dalla macchina – spiega Leonardo Melli, un impiegato – Questo accade perché i parcheggi sono disegnati a ridosso della pista ciclabile. Chi scende dall’auto non fa in tempo ad accorgersi del cordolo e preso alla sprovvista inciampa e cade». Un pedone e un ciclista sono stati investiti in un incrocio da automobili che svoltavano. Poi ci sono le ripercussioni sulla circolazione quando intervengono alcuni mezzi dei vigili del fuoco. «A causa della ciclabile, anche i pompieri si trovano a parcheggiare i loro grossi mezzi, come l’autoscala ad esempio, al di qua della pista – continua l’uomo – In questo modo sono costretti a invadere la carreggiata e il traffico va in tilt». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero