Non solo la sospensione della Tari. Per far fronte all’emergenza coronavirus, in questo caso soprattutto economica e legata al turismo, il Campidoglio sta lavorando al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL TAVOLO TECNICO L’amministrazione comunale dovrebbe annunciare i termini dell’operazione nell’incontro previsto per martedì tra le associazioni di categoria e l’assessore al Commercio Carlo Cafarotti. Era una delle richieste arrivate proprio dagli operatori nei giorni scorsi, un intervento sull’imposta, rivolta ai sindaci del Lazio e in particolare alla prima cittadina di Roma, Virginia Raggi. Assoviaggi e Fiavet Lazio, in accordo con Assohotel, avevano ipotizzato lo storno di una parte dell’incasso della tassa di soggiorno, come di quella dell’accesso dei pullman turistici, a sostegno delle imprese della filiera turistica. Ieri Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, sottolineava come «l’ipotesi di una riduzione della tassa di soggiorno non aiuterebbe molto, visto che è un contributo che pagano i turisti», rimarcando come «potrebbe essere più utile averne una parte o metterla in un fondo per poterla utilizzare in situazioni di crisi: insieme allo slittamento della Tari e di altre tasse comunali, come quella sulle insegne, sull’occupazione di suolo pubblico, potrebbero essere un concreto segnali d’aiuto da parte del Comune». Federalberghi ha stimato un danno economico di 500 milioni di euro nell’arco di sette-otto mesi per il settore alberghiero, causa effetto coronavirus. A tentare una media, sono oltre 2 milioni di euro al giorno. Cui si aggiunge l’indotto. Il presidente di Confesercenti, Valter Giammaria, ha già parlato di «decine e decine di milioni di euro al giorno in meno nell’economia della Capitale».
E aggiunge: «La situazione è molto grave.
Il Messaggero