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La malattia l'aveva costretta non solo a usare tutte le ferie, ma ad andare anche in negativo nel conto di 400 ore. Ma una lavoratrice del Carrefour è stata aiutata dai colleghi, che tramite le ferie solidali e l'autorizzazione dell'azienda, le hanno potuto donare quelle ore di cui aveva bisogno per sottoporsi ai cicli di chemioterapia. Lo ha raccontato una nota del segretario territoriale della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, Giulia Falcucci, che aggiunge che «è fondamentale restare vicino a chi vive momenti particolari di fragilità, facendo in modo che nessuno si senta solo. Anche questo è il ruolo del sindacato: rendere concreto ed effettivo il senso di unità e la disponibilità che sono già presenti in tante persone e di cui la società ha molto bisogno».
Il tumore all'utero e l'amore dei colleghi
La donna, 47 anni, lavora in un Carrefour di Roma e dal 2018 combatte con un tumore all'utero. Ogni 21 giorni da due anni si sottopone a una seduta di chemioterapia, ma non potendo usufruire dai benefici della legge 104 per motivi burocratici, è costretta a usare i giorni di ferie. L'azienda, comunque, le è vicina e le sta accanto come può. A risolvere la situazione ci hanno pensato i colleghi, che le hanno ceduto le proprie ferie per consentirle di arrivare a 400 ore e continuare a fare le sedute. Lei ha risposto così al gesto: «Ringrazio tutti i miei colleghi di tutti i punti vendita per le ore donate in questo momento così difficile della mia vita. Con il cuore in mano vi abbraccio tutti quanti».
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