Traduzione su Google, addio “romanenglish”

Traduzione su Google, addio “romanenglish”
Abbigliamento per turisti al centro di Roma 1) vado bene per il cocktail party? 2) Per la spiaggia ci vuole molto? @jovanz74 A...

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Abbigliamento per turisti al centro di Roma 1) vado bene per il cocktail party? 2) Per la spiaggia ci vuole molto?

@jovanz74

A Mosca, dove sono cominciati i Mondiali di calcio, ci sono centinaia di migliaia di tifosi e turisti di tutti i continenti, ma non tutti i cittadini della città russa parlano inglese. Per cui alcuni che si trovano a rapportarsi con l’invasione degli stranieri, ad esempio i poliziotti ma vale anche per altri tipi di professioni in prima linea, si sono inventati un metodo di comunicazione innovativo: l’utilizzo in tempo reale di Google translate. In sintesi: tu gli chiedi una informazione, lui ti risponde con un gesto della mano che invita all’attesa, prende lo smartphone, apre l’applicazione, imposta la traduzione dall’inglese al russo e poi ti chiede di parlare al microfono. Google translate traduce, lui capisce, passa l’applicazione con funzione della traduzione dal russo all’inglese, risponde parlando allo smartphone e poi ti fa leggere la sua risposta tradotta.

E avanti così, con la mediazione di Google translate. Un po’ macchinoso, ma alla fine funziona. Ecco, se questa nuova tecnica di sopravvivenza all’invasione del turista prendesse piede anche a Roma, rischierebbe di fare scomparire una delle forme di comunicazione più raffinate nella Capitale: il linguaggio dei gesti. Premesso che in realtà a Roma, l’inglese di sopravvivenza è molto più diffuso rispetto a Mosca tra chi deve lavorare con i turisti, l’uso di Google translate in tempo reale segnerebbe la fine di quelle belle conversazioni: dita che indicano mete lontane, parole inventate in un improbabile romanenglish. Eppure funziona.
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Il Messaggero