Evade dagli arresti domiciliari ma incappa nei controlli per il rispetto delle misure restrittive imposte dall’emergenza sanitaria e finisce in carcere. Davanti al casello...
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In questi giorni tutte le forze dell’ordine tiburtine sono impegnate senza sosta nei controlli. Ogni giorno vengono fermate e verificate le autocertificazioni di centinaia di persone e non sono mancati i casi particolari come l’uomo che considerava “un’emergenza” l’andare a cercare gli asparagi di campo o quello che, per acquistare le sigarette, aveva scelto una tabaccheria distante dalla sua abitazione. Inoltre tanto la polizia locale, quella della città metropolitana ed i carabinieri forestali sono stati impegnati negli scorsi week end nel controllo degli accessi alla riserva naturale di Monte Catillo dopo che erano state sorpresi sia degli escursionisti che diverse persone impegnate in un picnic. Al di là di questi episodi, però, il contenimento a Tivoli sembra funzionare: «I nostri comportamenti virtuosi - commenta Giuseppe Proietti, sindaco di Tivoli - stanno portando a risultati tangibili nel contenimento dell’epidemia. Ma questo non vuol dire che adesso possiamo rilassarci e perdere di vista il rispetto massimo delle restrizioni. Non abbassiamo la guardia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero