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Il Tevere è una palude a Roma. «La situazione è molto pesante. Il fiume a tratti sembra paludoso, con l'acqua ferma, ha il minimo deflusso vitale che gli consente la diga di Corbara e in alcuni punti scorre molto basso, anche di un metro e mezzo sotto i livelli medi». A parlare Erasmo D'Angelis, il segretario generale de l'Autorità di bacino del Tevere, in merito alla siccità che sta colpendo il centro Italia.
Tevere paludoso, situazione peggiora
«La situazione va peggiorando ma non abbiamo ancora criticità per quanto riguarda l'approvvigionamento idropotabile. Non siamo ancora sul livello di guardia ma la situazione peggiora: calano i livelli dei fiumi» continua De Angelis che sottolinea come anche «gli altri fiumi sono tutti sotto i livelli medi» rispetto «alla siccità del 2017».
Siccità, il mare si sta «mangiando» il Po
«La stessa cosa vale per i laghi e visto che all'orizzonte abbiamo altri 10 giorni di caldo estremo, con temperature in risalita, abbiamo evidenti situazioni di rischio», ha ribadito il segretario generale aggiungendo che l'Autorità monitorerà «costantemente» e farà le verifiche «giorno per giorno».
La siccità colpisce tutto il centro Italia
In Toscana il 90% del territorio è in una condizione di siccità estrema e non si ferma la riduzione delle portate dei fiumi, Bisenzio e Ombrone sono quasi azzerati. «Drammatico» è lo stato della risorsa idrica nel Lazio: a Roma, dall'inizio dell'anno, è piovuto il 63% in meno e in provincia ci sono stati, in pochi giorni, quasi 500 interventi dei vigili del fuoco per gli incendi. Al Nord comunque non va meglio. Tanto che in Emilia-Romagna, dove le portate dei fiumi continuano a calare, l'80% del territorio può finire in «zona rossa» entro un paio di settimane, come accadde nel 1990. Il ministro dell'Agricoltura, Stefano Patuanelli, invoca coordinamento tra le regioni: l'acqua in alcune zone c'è e va distribuita nel modo giusto. Soluzioni? Infrastrutture, invasi, impianti irrigui più moderni.
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