Di giorno lavoravano come camerieri in un ristorante del Centro Storico, di notte facevano «affari» insieme spacciando droga. Quattro ragazzi - due romani, un pugliese...
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Ad interrompere i loro «straordinari» sono stati i Carabinieri che li hanno sorpresi nel bel mezzo di una contrattazione per definire il prezzo della cessione di alcune dosi con un giovane acquirente. Le successive perquisizioni scattate nelle rispettive abitazioni hanno consentito di sequestrare alcuni strumenti per la produzione di marijuana «fai-da-te», quali semi e fertilizzanti specifici, nonché numerose piante alte più di un metro - e dal peso anche di un chilogrammo ognuna - a fioritura completata, dalle quali erano in grado poter ricavare le dosi da immettere sul mercato.
Il loro giro di affari era evidentemente più lauto di stipendi e mance che raggranellavano nel ristorante, come testimonia la somma di denaro rinvenuta nelle loro mani al momento del fermo, che, a notte ancora da concludersi, già si aggirava sui 500 euro. I camerieri-pusher sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo, durante il quale saranno chiamati a rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero