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LE REGOLE
La legge regionale è chiara su questo versante: «Il servizio taxi è indirizzato verso una platea indifferenziata di utenti». Quindi un autista non può mai rifiutare una corsa a un cliente, a meno che questi non chieda di essere trasportato oltre il confine cittadino. Chi contravviene a questa norma rischia anche la sospensione di 30 giorni della licenza. Ma siccome scoprire in flagrante i furbetti è complicato, Enac, con un'apposita ordinanza e l'uso delle tecnologie, ha trovato un escamotage per risolvere il problema.
Si legge nell'ordinanza: «La vettura taxi non potrà permanere all'interno dei parcheggi di accosto dei Terminal oltre un tempo massimo di 5 minuti decorrenti dall'uscita della decima vettura registrata successivamente al suo ingresso».
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Come detto, al posteggio di Fiumicino, alcuni tassisti rifiutano la corsa, quando vengono a conoscenza della destinazione, costringendo gli utenti a chiedere di salire sulla macchina successiva in fila. Con la nuova disposizione, il taxi non potrà restare all'interno dei parcheggi dei terminal oltre i 5 minuti rispetto al tempo passato tra il loro arrivo nello stallo e quello dei dieci colleghi che li precedono in fila e hanno caricato i passeggeri e sono ripartiti velocemente. Tutta la tempistica è registrata dalle telecamere all'ingresso delle corsie di parcheggio. Chi è scoperto a contravvenire a questa regola - oltre alla denuncia alla commissione disciplinare del Comune - non potrà accedere e non potrà né portare né caricare clienti a Fiumicino per 5 giorni, con un chiaro danno di natura economica per lui.
La misura sarebbe stata accolta favorevolmente sia dalle sigle che raccolgono i tassisti sia da Adr, la società che gestisce il principale scalo capitolino. Anche perché le corse tra Roma e Fiumicino (e viceversa) sono quelle più ambite dagli autisti. Complici il fatto che il grosso del percorso si fa passando per l'autostrada A91 e che è forte la richiesta da e verso lo scalo romano, un'auto bianca può incassare in meno di un'ora anche 100 euro con due tratte, se queste hanno origine o destinazione entro le Mure Aureliane. Altrimenti il guadagno è maggiore.
Da mesi Adr e i Comuni di Roma e Fiumicino hanno messo in campo una serie di provvedimenti per eliminare la presenza di autisti non autorizzati e le truffe soprattutto ai danni degli stranieri. Per esempio, nella scorsa estate del 2022, è stata letteralmente blindata - con una barriera in vetro e steward - la corsia di posteggio dei taxi, in modo da evitare che i potenziali clienti venissero avvicinati da tassisti non autorizzati. Sempre in quest'ottica è stato limitato il tempo di permanenza degli Ncc. Aumentati anche i controlli di polizia, carabinieri e vigili urbani: anche per questo lo scorso dicembre la Questura ha emesso nove daspo tra gli otto mesi e un anno per nove falsi tassisti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero