Roma, intascava tassa di soggiorno: sequestrati 163mila euro a un imprenditore

Roma, intascava tassa di soggiorno: sequestrati 163mila euro a un imprenditore
Negli ultimi due anni si è intascato, senza versarla nelle casse del Comune di Roma, la tassa di soggiorno. Per questo la Guardia di finanza, su richiesta della Procura di...

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Negli ultimi due anni si è intascato, senza versarla nelle casse del Comune di Roma, la tassa di soggiorno. Per questo la Guardia di finanza, su richiesta della Procura di Roma, ha effettuato oggi un sequestro preventivo di 163 mila euro nei confronti del legale rappresentante di una società che gestisce una struttura ricettiva in via Candia, a poca distanza da piazza San Pietro. Il sequestro è stato disposto dal gip Costantino De Robbio su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Alberto Pioletti. Nei confronti dell'indagato la Procura contesta il reato di peculato, così come stabilito da una sentenza della Corte di Cassazione, per essersi appropriato della tassa per gli anni 2016 e 2017.


Già nei giorni scorsi, per lo stesso motivo, era stato effettuato un sequestro nei confronti di due imprenditori, gestori di strutture alberghiere nel centro storico della Capitale, per un totale di quasi settecento mila euro. La tassa di soggiorno è stata codificata nel 2010 e prevede un contributo a carico di chi alloggia nelle strutture alberghiere da applicare secondo criteri di gradualità fino ad un importo massimo di 10 euro per notte.
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Il Messaggero