Erano i "furbetti" della tassa di soggiorno. Intascavano centinaia di migliaia di euro dai turisti che affollavano i loro alberghi ma poi non versavano nulla nelle casse...
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Tra loro anche Cesare Paladino, gestore del Grand Hotel Plaza di Roma e padre dell'attuale fidanzata del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha già patteggiato davanti al gup una pena ad un anno due mesi e 17 giorni. L'ultimo sequestro, pari a circa 200 mila euro, è stato disposto il 21 ottobre scorso dal gip nei confronti del rappresentate legale della società che gestisce l'hotel a quattro stelle Domidea. L'imprenditore è accusato di essersi intascato la tassa di soggiorno dal 2015 al 2018. L'imposta è stata codificata nel 2010 e prevede un contributo a carico di chi alloggia nelle strutture alberghiere da applicare secondo criteri di gradualità.
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Il Messaggero