Roma, paura per una tartaruga azzannatrice catturata in un condominio: il suo morso può provocare ferite gravi

Roma, paura per una tartaruga azzannatrice catturata in un condominio: il suo morso può provocare ferite gravi
Una pericolosissima tartaruga azzannatrice è stata catturata all'interno del cortile di un condominio a Monteverde, in via Lorenzo Rocci 67. Si tratta di un animale del...

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Una pericolosissima tartaruga azzannatrice è stata catturata all'interno del cortile di un condominio a Monteverde, in via Lorenzo Rocci 67. Si tratta di un animale del Nord America, probabilmente acquistato in maniera clandestina da qualcuno che se n'è poi liberato lasciandolo all'interno del cortile. I carabinieri hanno sentito diversi condomini e nessuno ha detto nulla che possa far risalire al proprietario del pericoloso animale. L'esemplare era particolarmente grande, circa 40 centimetri di lunghezza e si trovava nella vasca condominiale con i pesci rossi.

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I PERICOLI
I bambini che giocavano nelle vicinanze hanno rischiato grosso. La Cheliydra serpentina (nome scientifico del rettile), ha un morso micidiale, che sferra con il suoi denti aguzzi e il suo becco corneo: il suo collo può allungarsi fino a raggiungere un terzo del carapace e può mordere anche all'indietro in una frazione di secondo. A segnalare il rettile erano stati i condomini incuriositi e piuttosto preoccupati per l'improvvisa comparsa del grosso animale nella vasca dei pesci. Una bambina ha rischiato di essere morsa: solo l'intervento rapido del genitore ha scongiurato l'incidente. La cattura è avvenuta verso le 10 di ieri mattina.


L'ESPERTO
Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali con il comandante della stazione di Roma Antonio Cicolani, la polizia municipale di Roma Capitale e Andrea Lunerti, esperto di animali selvatici che è stato chiamato per coordinare le operazioni di cattura. Lunerti ha afferrato la tartaruga da dietro mentre era ancora in acqua, bloccandole le zampe. Probabilmente l'animale in cerca di riparo si era immerso nella vasca, la cui acqua è gelida. Ciò ha favorito la sua scarsa reattività e ha impedito che venissero attaccati i pesci. La tartaruga azzannatrice può vivere benissimo nel clima italiano e a volte riesce anche a riprodursi.


LA DIFFUSIONE


A Roma, ma anche in provincia, ce ne sono più di quante si pensi. Ne sono state avvistate diverse nel Tevere e anche nel lago di Bracciano. Il pericolo è che si nascondano nell'erba, mimetizzandosi nell'ambiente circostante. La raccomandazione di Andrea Lunerti è, pertanto, di evitare di avvicinarsi a simili animali, il cui abbandono purtroppo è sempre più frequente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero