Tangenziale Est, via alla demolizione: abbattuto primo pezzo della sopraelevata

Il primo pezzo della sopraelevata della Tangenziale est, all'altezza della stazione Tiburtina è stato abbattuto. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, e l'assessora...

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Il primo pezzo della sopraelevata della Tangenziale est, all'altezza della stazione Tiburtina è stato abbattuto. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, e l'assessora alla Città in movimento hanno assistito ai lavori di demolizione di una parte della Tangenziale Est. L'intervento, atteso da 20 anni nel quadrante est della città, prevede dodici fasi di cantiere e un costo di 7,6 milioni di euro. 

Durante la fase preliminare, iniziata il 6 agosto, sono stati  analizzati i materiali di cui è costituita la struttura della Tangenziale. I tempi di realizzazione previsti sono di 450 giorni.

VIDEO Demolizione Tangenziale Est, il timelapse dei lavori

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Oggi mi sono recata sul cantiere, insieme all'assessora alle Infrastrutture Linda Meleo, all'assessore ai lavoro pubblici del II Municipio Gian Paolo Giovannelli e ho potuto constatare che il progetto sta entrando nel vivo». Lo scrive su fb la sindaca di Roma Virginia Raggi. «I lavori in realtà vanno avanti da due mesi, che sono serviti per svolgere tutte le indagini preliminari previste dalla legge. Il cantiere non è mai stato fermo, come purtroppo hanno sostenuto i soliti polemisti cercando di allarmare inutilmente i cittadini. I cittadini in realtà sanno che un intervento atteso da 20 anni sta diventando realtà. Anche grazie a loro, e ai comitati di quartiere che hanno sempre sostenuto il progetto, siamo riusciti a raggiungere questo grande risultato, per riqualificare un territorio e restituirlo ai suoi abitanti. Con loro ci incontreremo anche nelle prossime settimane per disegnare insieme, in modo partecipato, il nuovo assetto della zona. Il grande lavoro della nostra Amministrazione, e in particolare del Dipartimento Lavori pubblici (Simu) consentirà di abbattere un ecomostro e di riqualificare l'intera area a livello sociale e urbanistico», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero