Il commercio amichevole: se tu dai una cosa a me, io poi do una cosa a te. Come facevano i fenici con le stoffe porpora e i bambini a scuola con le figurine...
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Nulla si distrugge, tutto si ricicla e si piega alla legge del ri-uso, i vestiti come gli smartphone. Per gli swappisti romani sabato 12 marzo, dalle 10 alle 19, presso il Fleming Home, c’è il Fashion Swap Mom&Kids, un baratto di vestiti per le mamme, i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni. Un’occasione per svuotare gli armadi e riempirli con quel che serve, i vestiti che non troveranno dei nuovi “proprietari” verranno donati all’Associazione Salvamamme che aiuta le famiglie in difficoltà. Non servono soldi, al momento della consegna degli abiti si riceveranno gettoni simboli da utilizzare per gli ”acquisti”. Dallo shopping low-cost a quello a costo zero.
Ormai anche a Roma gli swap party sono sempre di più e i luoghi dello scambio si moltiplicano. Baratto di Testaccio è uno stand all'interno del nuovo Mercato di Testaccio (Box 56 - via Alessandro Volta, 1), dove si prendono e si lasciano borse vintage e abiti usati. Si ricicla anche nei locali e in occasione di eventi e aperitivi, lo spritz si soeseggia accanto all'angolo vintage. Si formano gruppi di reciproco sostegno, come quello dei padri separati: il carrozziere ripara l'auto al commercialista in cambio della dichiarazione dei redditi. Il consumismo si trasforma o muore per overdose di consumi? Chissà, intanto si baratta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero