OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«C’era uno scenario apocalittico ma con tanta pazienza siamo riusciti in questa nostra missione». Se le spiagge a Ladispoli sono tornate fruibili, già nel giorno di Ferragosto, il merito è tutto del surfista Roberto D’Amico e dei suoi fidati scudieri. Con loro anche i volontari della protezione civile Dolphin e di tanti cittadini che non si sono girati dell’altra parte ma hanno dato il loro aiuto. C’era di tutto dopo i falò specie nell’area di Palo Laziale, uno dei luoghi più suggestivi della costa dove la sabbia confina con la macchia mediterranea. Braci ardenti, frammenti delle bottiglie di vetro, chiodi, schegge di legno, plastica. Tutto abbandonato e potenzialmente pericoloso per chiunque, a maggior ragione per i bambini. D’Amico è uno dei simboli sportivi del territorio e dell’Italia e ora un punto di riferimento per chi ha a cuore le sorti dell’ambiente. Sulla cresta dell’onda per fronteggiare il degrado e l’inciviltà.
«Non potevo credere ai miei occhi – ammette il surfista 30enne – quelle immagini mi avevano fatto male al cuore. Non esiste più il rispetto per il prossimo e per la natura. Così ho deciso di attivarmi in prima persona mettendo un post su Instagram e Facebook alle 9 e invitando i miei contatti a raggiungermi in spiaggia per bonificarla». Detto, fatto. In pochi minuti a Palo sono arrivate decine di persone alle quali si sono uniti molti residenti e villeggianti che hanno dovuto effettuare uno slalom tra la spiaggia pattumiera.
«Ho messo a disposizione uno stand – prosegue l’asso della tavola – guanti e buste per tutti fino alle 18.
Nel pomeriggio fortunatamente la situazione è tornata alla normalità. I vacanzieri hanno ripreso possesso del loro sito preferito a pochi metri dal bunker e dalla stradina che conduce al Castello e a Marina San Nicola. Nessun riconoscimento però dalle istituzioni locali, nemmeno una pacca sulla spalla da parte del comune. «Nessuno ci ha ringraziato – dice un po' amareggiato Roberto D’Amico – mi sarei aspettato almeno una riconoscenza per tutte queste persone, anche bambini, che hanno sacrificato il loro tempo per sistemare tutto. Anzi, ho notato alcuni membri di alcune associazioni venire qui con la maglietta e scattarsi un selfie celebrativo».
Dalla pulizia allo sport. Roberto non ha bisogno di presentazioni, ha un curriculum importante nel surf, è intimo amico della leggenda Leonardo Fioravanti che parteciperà alla seconda Olimpiade a Parigi 2024. A poco a poco sta dedicando sempre più il suo tempo alle iniziative legate alla salvaguardia ambientale, non solo a Ladispoli ma in giro per il mondo. «Con il passare del tempo – conclude - sto lasciando le gare: dobbiamo lottare per il nostro mare. Ho fondato anni fa un’associazione dal nome “Robycleanup” sfruttando la credibilità da sportivo e portandomi dietro persone che mi danno sempre una grossa mano».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero