Più strisce blu all'interno delle Mura Aureliane, aumento della tariffa oraria (fino a 3 euro) nelle zone più centrali per favorire la rotazione dei parcheggi,...
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BUONI E CATTIVI
Uno studio commissionato da Atac a dicembre e ultimato a febbraio mette in luce «le aree della città a maggiore evasione», collegando direttamente il fenomeno alla presenza dei controllori e ai passaggi effettuati. Ma più che buoni e cattivi, l'indagine mette in luce i cosiddetti «quartieri bloccati», come Prati, Ludovisi o l'Africano, dove gli stalli sono pressoché perennemente occupati da residenti, commercianti o professionisti che lavorano in zona e che pagando 4 euro al giorno o l'abbonamento mensile, di fatto, non permettono il ricambio dei parcheggi, penalizzando chi ha commissioni o acquisti veloci da fare.
STOP STALLI GRATUITI
In questo senso, il Piano generale del traffico del 2015, va incontro alle esigenze di cassa di Atac e Comune, facendo leva sulla necessità di disincentivare l'uso dell'auto privata. Come? Superando le disposizioni risalenti all'epoca Alemanno che prevedevano un 30% di strisce bianche gratuite all'interno delle Mura Aureliane. Obbligo che decade. «L'incremento del numero degli stalli a pagamento e la ridefinizione del modello tariffario - si legge nel documento di Atac - è a valle della già avvenuta istituzione di un tavolo di lavoro tecnico tra Atac, Roma servizi per la mobilità e il Dipartimento Mobilità, con l'obiettivo di sviluppare nuove soluzioni». La direzione è tracciata. L'obiettivo fissato per la fine del 2018 è di raggiungere 40,689 milioni di incassi (+5% rispetto al 2017) e 43,196 milioni per il 2019 (+6%), con ricavi rispettivamente per 1,7 milioni e 2,3 milioni. Il tavolo per ridiscutere i premi per i 190 ausiliari del traffico, invece, non è stato ancora convocato. L'azienda probabilmente aspetta di avere conferme sulla continuità di gestione del servizio anche dopo il 2019 (data di scadenza del contratto). I tecnici sono convinti che all'aumento degli incassi corrisponderà una diminuzione delle sanzioni (la cui lavorazione passa a Aequa Roma). Ma con maggiori controlli sarà più facile stanare i furbetti del parcometro. Altro nodo, è la sicurezza: ci sono zone off-limits, come San Lorenzo dove più volte gli ausiliari sono stati minacciati e aggrediti. «Una questione da non sottovalutare. Con i poteri speciali, inoltre, la sindaca può aumentare le mansioni dei controllori - spiega Renzo Coppini, coordinatore regionale Slm Fast Confsal - che potrebbero intervenire anche su seconde file e preferenziali, contribuendo a rendere più fluido il passaggio dei bus».
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Il Messaggero