Un'azione preordinata: voleva sterminare l'intera famiglia, a cominciare dal marito, e poi togliersi la vita. Quanto compiuto da Khadija El Fatkhan, la 42enne marocchina...
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La ricostruzione Idris, che presenta anche escoriazioni sulle braccia, decide di recarsi all'ospedale non immaginando cosa la moglie avesse in mente di fare. Da lì la chiama più volte con il telefono ma non ottenendo notizie manda un suo amico a controllare cosa fosse accaduto. Nel frattempo agli agenti del drappello di polizia dell'ospedale San Giovanni racconta una bugia, sostenendo di essere stato ferito da un uomo in strada. Per chi indaga il suo è stato un tentativo di coprire la moglie, senza sapere cosa stava accadendo in quell'abitazione.
La mattanza In quelle ore la 42enne marocchina ha trasformato l'abitazione dove vivevano da anni in una sorta di mattatoio in cui ha ucciso i figli di 3 e 9 anni e ha ferito gravemente il terzo, una bimba di 5 anni che ora lotta contro la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale Bambino Gesù. Chi indaga non esclude che la donna potesse essere affetta da una forma di depressione ma le risposte definitive su dinamica e movente potranno arrivare dal marito appena i medici che lo hanno in cura daranno il via libera all'audizione. L'uomo in ospedale ha ricevuto la visita del console del Marocco, Mohamed Basri, e prima ancora del suo datore di lavoro. E proprio a quest'ultimo ha raccontato che la moglie lo ha accoltellato mentre dormiva. Che non c'era stata una lite. Un elemento che potrebbe confermare l'ipotesi di un piano preordinato della donna.
L'autopsia La Procura di Roma ha disposto l'autopsia per El Fatkhan e per i due suoi figli. Domani il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Francesco Minisci affideranno il relativo incarico ad un anatomopatologo. Gli esami autoptici che si svolgeranno tra domani e dopodomani stabiliranno con certezza l'orario della morte dei bambini, uccisi a colpi di mannaia, e della madre trovata impiccata nel bagno. Un elemento fondamentale per verificare se gli orari coincidono con il racconto fornito dal marito.
Comunità sotto choc Il dramma di via Carlo Felice ha sconvolto l'interna comunità che viveva nello stabile occupato.
Il Messaggero